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striscioni lupo giro italia

PIEMONTE- 30-06-2021--  Le strade su cui si è corsa la  20^ tappa del Giro d'Italia, partita da Verbania e, attraversando la Svizzera e valicando i passi del San Bernardino e dello Spluga, è arrivata all'Alpe Motta, sono state tappezzate da cartelli e striscioni contro la presenza dei lupi sulle Alpi, posizionati dagli allevatori per sensibilizzare l’opinione pubblica sui loro problemi:

“Il Comitato Salvaguardia Allevatori del Vco- si spiega in un comunicato- insieme ad allevatori del territorio elvetico, ha deciso di esternare, attraverso manifesti lungo il percorso dell'importante gara di ciclismo, la preoccupazione e un grido d'aiuto per il grave problema che colpisce in egual modo gli allevamenti e le popolazioni rurali di queste due nazioni alpine: cioè la presenza di grandi carnivori protetti, le cui popolazioni sono in continua e forte crescita e i quali liberamente e per lo più impunemente si procurano cibo sui nostri pascoli alpini (predano cioè i nostri animali).

Consci, sì, del grave lutto che pervade la nostra provincia in seguito al disastroso incidente avvenuto sulla funivia del Mottarone il fine settimana scorso, abbiamo comunque promosso questa azione pacifica per porre l'attenzione su questo grave problema poiché esso sta minacciando in modo serio la sopravvivenza della cultura rurale Alpina, la quale da secoli plasma i nostri bei paesaggi rendendoli e mantenendoli sempre appetibili ed apprezzabili anche dai turisti e che fa dell'Ossola, del Ticino, del Grigioni e delle Alpi in genere, dei giardini così apprezzati, preziosi e ricchi di biodiversità.

L'intento delle azioni pacifiche messe in campo, è quello di porre l'attenzione delle nazioni e delle regioni/cantoni sul problema e invitarli finalmente a gestire la propria fauna selvatica in modo che essa non nuocia: né ai singoli cittadini e alle loro attività rurali né, in più larghi termini, al patrimonio territoriale alpino in se stesso!”