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cota roberto
La tragedia del Mottarone si sarebbe potuta evitare se non fosse stato manomesso il freno di emergenza della funivia. Chi ha manomesso il sistema sicuramente ha compiuto un'azione gravissima, che ha suscitato un moto di sconcerto collettivo. Non voglio però partecipare al generale linciaggio mediatico ed ai sommari processi di piazza. Con troppa facilità vengono, infatti, individuati colpevoli e presunti mostri. Vorrei fare, quindi, una riflessione generale.
La Funivia del Mottarone è stata inaugurata nel 1970: ha oltre 50 anni. Gli impianti di questo tipo dovrebbero avere una scadenza. Un tempo ragionevole, 25/30 anni, trascorso il quale l’impianto, per legge, dovrebbe essere sostituito completamente, compresi i piloni e le infrastrutture di supporto. Gli impianti vecchi sono più pericolosi. E’ come se paragonassimo una moderna autovettura ad un’auto degli anni Settanta. Se la usi tutti i giorni è meno sicura e si rompe in continuazione. Più o meno lo stesso vale per una funivia. Non è soltanto questione di manutenzione, ma di caratteristiche del mezzo. Ad esempio, un impianto moderno non si inceppa, è difficile che si possa rompere il cavo trainante e, probabilmente, è impossibile disattivare il sistema frenante con un forchettone. Impianti così vecchi non dovrebbero esistere. Abbiamo un’occasione per iniziare quest’ opera, quella del PNRR - Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Sono previsti interventi (1,6 miliardi) per la messa in sicurezza di strade e viadotti, occorre aggiungere anche interventi per gli impianti a fune.
Buona domenica e buona settimana.
Roberto Cota