VERBANIA - 02-06-2021 -- La ripartenza dopo la pandemia e le disuguaglianze da superare. È su queste riflessioni che Verbania stamane ha festeggiato il 2 giugno, festa della Repubblica e delle forze armate. Alla cerimonia tenutasi sul lungolago di Pallanza alla presenza delle autorità è stato il sindaco di Verbania Silvia Marchionini a iniziare il discorso nel ricordo delle 380 persone morte nell’ultimo anno a causa della pandemia, di cui 80 solo a Verbania. Ora che le vaccinazioni accelerano la fuoriuscita dalla crisi è il momento di ritrovare l’unità d’intenti del 2 giugno 1946, quando al referendum l’Italia scelse la repubblica al posto della monarchia e di andare oltre alle diseguaglianze che si sono create con la crisi.
Un punto, questo, rimarcato anche dal presidente della Provincia Arturo Lincio nel passaggio in cui ha rivendicato per gli enti provinciali le giuste dotazioni economiche da parte del prefetto.
La cerimonia s’è chiusa con la consegna delle medaglie d’onore del Presidente della Repubblica a coloro che sono stati deportati nei lager. Quattro gli insigniti, tutti postumi. Mirella Borgazzi ha ritirato quella del papà Franco consegnata dal prefetto e dal sindaco di Caprezzo Pierangelo Ballardini. Borgazzi fu catturato a Roma e internato in campi di lavoro in Sassonia e Polonia. Anche Adriana Ramoni era presente nel ricordo del padre Mario, vigezzino di Re anch’egli costretto a lavorare in una miniera di carbone in Vestfalia. Ramoni aveva ricevuto negli anni Settanta la Croce al merito di guerra. La medaglia è stata consegnata insieme al sindaco di Santa Maria Maggiore Claudio Cottini.
Originario di Feltre, in provincia di Belluno, Aldo Tasin all’epoca dell’Armistizio si trovava sul fronte orientale, nei Balcani. Venne spedito a Fallingbostel, nel famigerato Stalag XI B. La sua medaglia l’ha ricevuta da Marchionini il figlio Ezio, che è di Verbania.
Noè Valbusa, nato in provincia di Verona ma stresiano a tutti gli effetti, venne mandato a lavorare in un’azienda agricola di Durach, in Baviera. Per lui c’era la figlia Carla, che ha avuto la medaglia dal sindaco Marcella Severino.