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VERBANIA - 04-06-2021 -- Sottratto con l’inganno, riavuto e, ora, perso di nuovo. S’arricchisce di una nuova puntata, negativa per i proprietari la vicenda del suv che una coppia di verbanesi, a inizio maggio, aveva consegnato subendo una truffa. Marito e moglie avevano ceduto a un uomo residente in Lombardia, alla somma di 30.500 euro e dopo una trattativa on-line seguita da un incontro di persona, una Bmw X2 messa in vendita su un sito specializzato.

Proprio per non correre il rischio di rimanere frodati, marito e moglie avevano preteso il pagamento con un assegno bancario, depositato nella propria filiale, incassato dall’addetto allo sportello e solo qualche giorno dopo risultato falso.

Sconsolata ma determinata ad avere giustizia, la coppia ha presentato denuncia ai carabinieri e individuato, grazie a un’app e al tracciamento gps, il veicolo posteggiato a Como. La Procura di Verbania l’ha rinvenuto nella disponibilità di un concessionario d’auto che l’aveva acquistato a una cifra inferiore il giorno successivo alla truffa, e l’ha sequestrato. Il concessionario, tuttavia, ha presentato ricorso al Tribunale del Riesame, che ha annullato il sequestro ritenendo che il contratto concluso tra il concessionario e il venditore-truffatore sia valido.