VERBANIA - 05-06-2021 -- La mano è ignota, il risultato è sotto gli occhi di tutti, gli effetti (negativi) pure. E non è finita. Fa discutere a Verbania la maxi-freccia che qualcuno ha dipinto nella notte tra venerdì e sabato scorso, alla vigilia della tappa del Giro d’Italia Verbania-Alpe Motta. All’altezza del chilometro zero, nel punto esatto in cui i ciclisti entravano in gara, cioè all’incrocio tra via Fabio Filzi, via Ticino e corso Mameli, è stato tracciato sull’asfalto un maxicerchio dal diametro grande come tutta la carreggiata con, all’interno, una freccia che indica la strada per la collina. La vernice utilizzata, di colore bianco, è una pittura speciale che non si può lavare, Né ripulire con prodotti speciali. Va tolta “grattando l’asfalto”, cioè intaccando la strada stessa, che poi dovrebbe essere riasfaltata. Una necessità, questa, che il comandante della polizia municipale Andrea Cabassa ha appreso dall’Anas, ente proprietario della strada al quale s’è subito rivolto.
Anche perché -oltre a rappresentare un potenziale problema in caso di pioggia, poiché la vernice è liscia e rende la strada scivolosa- crea confusione nella segnaletica. In tanti, soprattutto turisti, pensano sia una rotonda e quando vi si trovano davanti, la aggirano.
Accertato che la rimozione richiede un intervento straordinario, che lo dovrà fare Anas e che i tempi sono ignoti, resta da chiarire chi sia l’autore di questo graffito che è, a tutti gli effetti, un danneggiamento aggravato. In quel punto non ci sono telecamere e l’unica certezza è che è stata realizzata la notte prima del Giro. Un testimone riferisce che alle 23,30 di venerdì non c’era.
Non se ne comprende bene nemmeno la funzione, anche se qualcuno ipotizza che, posta all’inizio della tappa, possa indicare -in un poco comprensibile omaggio a Ganna- la strada da seguire per la casa del campione del mondo a cronometro, che è proprio in quella direzione.