VERBANIA - 07-06-2021 - Per Luca Gnecco, segretario verbanese di Fratelli d'Italia, non è tempo di censura, per coltivare le giovani menti i libri sono cosa essenziale, financo il Capitale di Karl Marx sarebbe utile allo scopo. E' questo l'ultimo consiglio di lettura che arriva da Gnecco, che, non temendo paragoni dissacranti, interviene dopo che il caso della distribuzione dell'autobiografia della Meloni nelle scuole cittadine è diventato caso nazionale, riportando la città sulle pagine di tutti i media. "Colpa" anche dell'assessore alla Cultura che aveva affermato che la proposta "è un atto di provocazione politica che supera ogni limite", che "strumentalizzare la scuola pubblica per fini politici di parte è quanto di più scorretto si possa fare" e che "per quanto di mia competenza, la biografia di Giorgia Meloni continuerà a rimanere fuori dalle scuole verbanesi".
Ma trattandosi di Giorgia e non di Marx il segretario di FdI a questo punto accusa Riccardo Brezza d'essere un censore e di "aver paura dei libri", tanto più, concede Gnecco "che gli alunni potranno scegliere, liberamente, se leggere" o no il volume della leader della destra. Da qui anche la richiesta di dimissioni, dove Brezza "oltre a non avere competenza e giurisdizione sulle scelte interne ad un Istituto, si è sempre ben guardato dal censurare le generose presenze scolastiche di suoi compagni di partito", aggiunge la nota di FdI sollevando la questione sul come potrebbe l'assessore eventualemnte intervenire nelle scelte di una scuola superiore. E Damiano Colombo, che del partito della Meloni è consigliere provinciale, rincara la dose: "Chi cede con tanta facilità alla tentazione di farsi della facile e becera pubblicità personale sulla pelle dei giovani, è meglio che si dedichi ad altro”, afferma.
Con un comunicato firmato dal segretario provinciale Claudio Maulini, anche il Partito Comunista si lancia nella diatriba : "Non esiste più il Mil.Cun.Pop. (Ministero di Cultura Popolare di fascista memoria).
Sono i Docenti e i Consigli di Classe e d'Istituto che scelgono quali siano i libri appropriati da far leggere a Scuola agli alunni.
Sono le Famiglie a decidere quali libri fare leggere o suggerire ai propri figli.
È arrogante e di cattivo gusto che gli eredi del MSI oggi Fratelli d'Italia dicano ai Dirigenti scolastici di fare leggere il libro di Giorgia Meloni e il libro a fumetti prodotto da una Casa editrice legata all'estrema destra".
Va oltre le parole il movimento progressista pan-europeo Volt, che in seguito alla polemica ha aperto una sottoscrizione per regalare la Costituzione e la Dichiarazione dei diritti dell'uomo alle scuole di Verbania. In 48 ore sono stati raccolti i fondi sufficienti da parte di 28 donatori, il commento: "Vogliamo sottolineare come la comunità di Verbania, i cittadini, gli organi di stampa, gli attivisti, la società civile nel suo complesso abbiano dimostrato come il nostro territorio sia pronto a rispondere quando le azioni richieste rispondono a valori più alti che la mera polemica mediatica e politica".
Antonella Durazzo