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VERBANIA - 18-06-2021 -- S’intascava i soldi delle multe e, quando è stato scoperto, ha tentato di giustificarsi denunciando il furto della valigetta col contante. C’è anche la simulazione di reato aggravata tra i capi d’imputazione che la Procura di Verbania contesta a Mauro Aceti, 55 anni, ex comandante della polizia locale del Vergante distaccato come ufficiale di polizia giudiziaria proprio alla Procura verbanese.

Licenziato dal comune d Nebbiuno nell’ottobre 2020, è stato destinatario nelle passate settimane dell’avviso di chiusura indagini per i fatti emersi dall’inchiesta partita da segnalazioni interne all’Unione tre anni fa. Oltre alla simulazione di reato -denunciò il furto ai carabinieri di Lesa a fine novembre- gli sono addebitati due capi d’imputazione di peculato, reato che prevede pene severe: dai 4 ai 10 anni.

Il più rilevante, anche per l’importo, è quello relativo agli anni 2016, 2017 e -in parte- 2018, periodo durante il quale gli uffici dell’Unione hanno calcolato ammanchi per 64.000 euro, in gran parte (49.000) restituiti dall’ex comandante già a fine 2018.

Il secondo si riferisce a 13 verbali per violazioni al codice della strada -pari a una cifra di poco superiore ai 1.600 euro- incassati da Aceti per conto del comune di Massino Visconti nel corso del 2015 e mai registrati. A scoprirli è stato l’ente che, contattando coloro che avevano multe in sospeso, ha ricevuto indietro la copia delle quietanze siglate dall’ex comandante, cui i trasgressori avevano versato il dovuto in contanti.

Sospeso inizialmente per 18 mesi, l’estate scorsa Aceti è stato sottoposto a un ulteriore procedimento disciplinare. Incalzato sugli ammanchi, s’è giustificato dicendo che i contanti erano utilizzati per le spese di funzionamento della polizia locale, una tesi non ritenuta credibile dal comune di Nebbiuno, che l’ha licenziato.

Il “caso” scoppiato tre anni fa ha avuto anche risvolti politici sui sette comuni dell’Unione del Vergante (Massino Visconti, Nebbiuno, Colazza, Brovello Carpugnino, Pisano, Gignese e Armeno), che hanno revocato la gestione associata della polizia locale.