OMEGNA - 27-06-2021 -- Recentemente l’Asl Vco ha comunicato che da lunedì 28 giugno, sarà attivato, per il mese di luglio, un ulteriore centro vaccinale con tre ambulatori presso il Punto di Primo Intervento dell’Ospedale Madonna del Popolo di Omegna, per rafforzare la campagna vaccinale.
Questa notizia ha immediatamente suscitato delle reazioni da più parti e Augusto Quaretta, sindaco di Quarna Sopra e componente della Rappresentanza dei Sindaci dell'ASL VCO, ha affidato ad un comunicato stampa il suo pensiero: “Ho appena appreso che dal 28 giugno la dove sarebbe dovuto riaprire finalmente il Punto di Primo Intervento di Omegna, sarà invece organizzato un altro punto vaccinale. Devo dire che questa notizia spiace, addolora e non è per nulla una buona notizia -dichiara Quaretta-. Un paio di settimane fa la Dr.ssa Serpieri, nel corso di un confronto personale, aveva riconosciuto l’importanza di poter riaprire il PPI al più presto anche perché il nostro Pronto Soccorso consentirebbe di alleggerire l’attività dei DEA di Verbania e Domodossola, potendo intervenire per tutti quei problemi gestibili qui, impegnandosi quindi a fare il possibile per riaprire ai primi di luglio, in maniera diretta come ASL, dopo che il Coq aveva dichiarato l’indisponibilità e l’impossibilità di tornare ad occuparsene come prima...Riconosco alla Direttrice Generale di averci provato e purtroppo di non esserci riuscita. Ora si apre un nuovo punto vaccinale, giustificando questa scelta con la necessità di intensificare la campagna vaccinale, al fine di poter ottenere certi risultati entro certi tempi. Risultati che si stavano comunque ottenendo come sistematicamente comunicato dall’ASL VCO. Avendo partecipato a vari incontri credo di poter dire che le sedi vaccinali nel VCO non manchino e che si sarebbero potuto trovare altre soluzioni, valutando altri spazi resi disponibili da enti e associazioni, oppure ottimizzando ulteriormente la preziosa collaborazione con la Protezione Civile che ha compiuto e sta compiendo un’opera encomiabile al servizio delle Case della Salute e dei medici -continua Quaretta nella sua nota stampa- . In realtà penso che sia stato trovato uno specchietto per le allodole per giustificare con un’emergenza che si sta gestendo bene, l’impossibilità di far fronte ad un’altra emergenza che rimane e rimarrà scoperta per Omegna e il Cusio chissà per quanto tempo?!
Ma vi pare possibile che, come successo qualche giorno fa, una persona del mio paese per un taglio che necessitava di sei punti, sia dovuta far accompagnare a Verbania , aspettando circa due ore oltre al tempo di trasferimento? Situazione risolvibile a pochi chilometri di distanza, senza doversi mettere in coda in un DEA ? E il problema dei DEA non è certo riconducibile al personale , ma un’organizzazione generale discutibile...Ma vi pare possibile che, rimanendo nell’ambito della nostra ASL, da San Maurizio d’Opaglio, Pella, Orta, Armeno, Ameno, Pettenasco, Miasino, dalla Valle Strona ed altre comunità della sponda occidentale anche solo per un piccolo trauma, volendo restare nella propria azienda sanitaria, si debba andare a Verbania o Domodossola. Sennò ovviamente c’è Borgomanero, ma allora i conti continueranno a non tornare, essendo altra ASL .
A questo si aggiunge la questione dell’ambulanza medicalizzata del 118; pare infatti che una soluzione si sia trovata solo a metà e che a settimane alterne l’ambulanza medica residente sarà una volta a Omegna e una volta a Gravellona Toce...?! Non è una questione di principio o di campanile ma di opportunità; quelle opportunità che non vengono riconosciute allo stesso modo a tutti i cittadini. Di questo e altro ne parlerò alla prossima Rappresentanza prevista forse per il 7 luglio.”