VERBANIA - 27-06-2021 -- Il prolungamento dello stato di agitazione, l’invio degli atti alle autorità e la richiesta d’un incontro urgente col ministro della Giustizia. Sono queste le ultime decisioni della Camera penale di Verbania nel “caso” del gip della funivia Stresa-Mottarone. Giovedì a Roma, alla manifestazione dell’Unione delle Camere penali italiane, il presidente della sezione verbanese Gabriele Pipicelli aveva parlato, lanciando l’appello pubblico a divulgarla, di una e-mail del procuratore generale presso la Corte d’Appello di Torino, Francesco Saluzzo, rivolta al presidente del Tribunale di Verbania Luigi Montefusco, in cui si esercitavano in qualche modo pressioni affinché a Donatella Banci Buonamici, il giudice che non ha confermato il fermo dei tre indagati per l’incidente del 23 maggio, fosse tolto -come poi è avvenuto- il fascicolo sulla richiesta di incidente probatorio avanzata dalle difese.
Ieri il quotidiano “Il riformista”, in un pezzo a firma del giornalista Piero Sansonetti titolato “La mail del pg di Torino contro la gip garantista”, ha accreditato questa tesi -che Saluzzo ha sempre seccamente smentito dicendosi oltraggiato- riaccendendo la polemica.
Nel pomeriggio s’è riunito il consiglio della Camera penale di Verbania che, commentando le indiscrezioni giornalistiche, ritenendo facciano emergere “fatti gravissimi e fors’anche di rilevanza penale”, ha deliberato di proseguire lo stato di agitazione già proclamato l’8 giugno (con sciopero il 22 giugno), di inviare la delibera alle Camere penali, alla Procura di Milano competente per i fatti che riguardano magistrati di Verbania, e al ministero della Giustizia, chiedendo un incontro urgente al ministro Marta Cartabia.