1

ex pretorio vb intra
VERBANIA – 28.01.2016 – Venduto o non venduto?

Il locale al piano terra dell’ex Pretorio di Intra (le vecchie prigioni) balzato agli onori delle cronache come causa scatenante della crisi Marchionini-Pd ha un futuro ormai definito. Lo afferma il Comune che, attraverso il dirigente al Patrimonio, l’altro giorno ha licenziato la determina che concede i locali in comodato d’uso al Museo del Paesaggio. Una determina che contiene sì la promessa del sindaco di affidare questa vetrina in piazza Ranzoni all’ente culturale, ma che lo fa a condizioni molto particolari. Innanzitutto il Museo entra con il benestare degli acquirenti che si sono provvisoriamente aggiudicati l’asta – segno che hanno voce in capitolo e diritto di voto – e poi lo fa con un arco temporale ridotto (al massimo entro il 30 aprile) e con l’impegno scritto, oltre a non modificare o danneggiare i locali, a lasciarlo comunque libero entro 5 giorni da qualsiasi richiesta gli giunga dal Comune.

Per il Movimento 5 Stelle, che cita Gianni Rodari, Verbania è “il paese della bugia dove la verità è una malattia”. “Le carte dicono che sia venduto, il sindaco sostiene di no, il problema è anche capire chi farà causa a chi o se alla fine si venderà con la complicità del silente PD. – scrive la sezione verbanese del movimento –. Nel mentre nel PD tutto tace... l'influenza li avrà attaccati? Se fosse cosi gli auguriamo una pronta guarigione, perché anche gli ignari "sudditi" hanno diritto ad una chiara e sana spiegazione”.

Sulla vicenda interviene anche Comunità.vb, l’associazione che per prima ha lanciato la mobilitazione per salvare l’ex Pretorio e che ha in Marco Parachini il suo rappresentante in Consiglio comunale. La gara è turbata – sostiene – perché il sindaco ha fornito false comunicazioni al mercato dicendo che non l’avrebbe venduto (ma poi l’ha fatto) e, quindi, scoraggiando la presentazione di altre offerte. Per questa ragione, con una lettera aperta al dirigente, chiede che l’asta sia revocata proprio per il comportamento “turbante” del primo cittadino.