RIMINI – 29.01.2016 – Marco Pantani e il Vco.
Torna a incontrarsi con la nostra provincia la storia epica e tragica del Pirata, indimenticato campione del ciclismo scomparso più di dieci anni fa. Il corridore romagnolo aveva la sua manager a Verbania e frequentava spesso il Lago Maggiore. Ora Verbania torna in qualche modo a far capolino nella storia di Pantani. L'altro giorno al tribunale di Rimini si è tornati a discutere di quella notte di San Valentino del 2004 quando nel residence “Le Rose” di Rimini il Pirata trovò la morte, vittima di un mix di cocaina e farmaci. Per gli inquirenti s’è trattato di un decesso senza colpevoli, ma la famiglia Pantani ha sempre insistito sul coinvolgimento di altre persone, presentando un esposto e ipotizzando l’omicidio volontario. L’ultimo capitolo, in ordine di tempo, di questa vicenda è arrivato ieri quando il giudice per le indagini preliminari di Rimini che si occupa del caso, Vinicio Cantarini, ha dichiarato ammissibile l'opposizione dei familiari all'archiviazione chiesta dalla Procura della Repubblica romagnola fissando un'udienza in cui si discuterà del merito. Il “caso” Pantani non è finito e la decisione l’ha presa un magistrato a lungo in servizio a Verbania: Vinicio Cantarini.