Il mese di luglio del 2021 sarà ricordato per la “competizione spaziale” tra i due miliardari Jeff Bezos e Richard Branson che, rispettivamente il 20 luglio e l’11 luglio, seppur per pochi minuti, voleranno nello spazio con delle missioni private. C'è competizione sulla data (inizialmente il primo doveva essere Bezos, poi Branson ha deciso di anticipare la sua missione) e c’è una disputa aperta sulla distanza da raggiungere per essere considerati a tutti gli effetti nello spazio. Il patron di Amazon con Blue Origin arriverà a 100 km di distanza dalla terra, mentre Branson con Virgin Galactic si fermerà ad 80 km.
Chi è il più forte? Sembra una sfida da serie tv. I due super ricchi con un super ego. Un po’ è così, ma non la butterei solo sul ridere. Tra i tanti modi che un super potente o un super ricco ha per sfogare il suo super io, questo non è certamente il peggiore. Da anni non ci sono più soldi per andare nello spazio: un po' tutti i governanti devono destreggiarsi con problemi contingenti e questioni più concrete. Questo discorso in generale vale per l’intero comparto della ricerca. Eppure, lo spazio è una nuova frontiera di scoperte e di progresso con possibili applicazioni anche nella vita di tutti i giorni.
Allora, la discesa in campo dei privati, in prospettiva anche attraverso voli spaziali con biglietti milionari pagati da super ricchi, può essere di aiuto a tutti. L'unico modo per guardare avanti. Buon divertimento e buon viaggio a Bezos e Branson.
Buona domenica e buona settimana a voi.
Roberto Cota