FORMAZZA - 06-07-2021 - La giornata ‘’più lunga’’ è finita: il giro d’Italia al femminile 2021 ha domato a dovere per l’intera lunghezza, gli undicimila e duecento metri di sviluppo della cronoscalata di ieri, lunedì 5 luglio, quarta tappa, in val Formazza. Da Fondovalle a Riale, lo stage si svolgeva interamente nel comune walser,e decine di atlete da ogni parte di mondo si sono sfidate all’assalto alle ‘’mura’’ della fortezza. I bastioni della roccaforte erano i ripidi versanti dell’alta valle, da Ponte a salire, azzerati dalle solite ignote: La Anna Van Der Breggen (SDW) dei 3 giri d’Italia conquistati (potremmo dire quasi 4…) che ha asfaltato tutte viaggiando su tempi marziani. Due numeri su tutti: 24 minuti e 57 secondi sono il tempo richiesto ad Anna oggi per vincere, mentre le altre viaggiavano tutte sopra i 26 minuti. Infatti, Demi Vollering (SDW), ha fermato il cronometro a 26 e 02, mentre la terza, l’unica non olandese del podio, Grace Brown (BEX) dall’Australia, ha viaggiato sui 26 e 14. Quest’ultima, con il suo tempo, ha dominato la gara per quasi un ora e mezza, fino all’arrivo in quota delle due avversarie dei Paesi Bassi. Di contorno il grande supporto del circus del grande giro nazionale, coadiuvato da alpini locali, dal grande spiegamento di auto e moto di Polizia Stradale, Guardia di Finanza e Carabinieri,( sia in servizio che in pensione), il tutto sotto la supervisione della sindaca Bruna Papa e del presidente Provinciale Arturo Lincio a fare gli onori di casa.
L’altra ossolana di ferro, osannata al passaggio, era Elisa Longo Borghini (TFS), che chiude la top ten al decimo posto con un tempo di 27’ e 35’’. Probabilmente mai entrata in temperatura dove la salita cominciava a mordere, in un primo momento Elisa aveva chiuso seconda, prima dell’arrivo delle migliori. Nel mezzo della classifica di tappa finale, le altre italiane Marta Cavalli (FDJ) in quinta posizione e Gaia Realini (SBT) in nona. Le premiazioni a Riale, nel tiepido sole del pomeriggio formazzino, dopo le tre tranche di prove cronometrate con meteo incerto fino alla fine, hanno premiato il predominio olandese della Van Der Breggen. A lei rimangono maglia rosa e ciclamino, la verde alla svizzera Chabbey, visibilmente affaticata sulle rampe della cascata più alta d’Europa. E quando Anna parla, non lo fa per caso, e nel dopo tappa è di una calma disarmante: - e’ stata una salita tutto sommato semplice. Sono contenta della mia prova, ma non considero chiusa la parentesi del Giro 2021- Che si tratti di scaramanzia o umiltà, fatto sta che alla donna che ha vinto tutto mancano solo le ‘’pratiche d’ufficio’’ delle prossime tappe per riconfermare suo il grande Giro del Bel Paese. Per quanto riguarda i luoghi della grande gara di oggi, la soddisfazione di aver di nuovo visto le ruote dei professionisti 18 anni dopo il grande Giro del 2003, può solo fare bene per questo angolo di Piemonte, ma soprattutto lo è per rendere onore al Pirata che ha lasciato nella sua ultima stoccata del 2003 su queste rampe il ricordo di essere sempre il più grande di tutti. Il premio dedicato al grande campione romagnolo è stato consegnato dalla sindaca Papa proprio a Elisa Longo Borghini, per rendere onore a due grandi carriere nel ciclismo italiano.
Vittorio Manini