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VERBANIA - 06-07-2021 -- Sarà celebrato con rito abbreviato, condizionato all’escussione del medico legale indicato dalla difesa, il processo per omicidio stradale e lesioni stradali plurime che ha come imputato il 27enne residente in Ossola che, la sera del 23 marzo 2019, travolse con l’auto una famiglia che camminava sul marciapiede del ponte tra Pallanza e Intra, a Verbania.

Con la sua vettura, una Ford Fusion, viaggiava sulla statale 34 in direzione di Intra quando, attorno alle 23, perse completamente il controllo dell’auto. Imboccata la discesa del viadotto, la vettura sbandò a sinistra, urtò di striscio un veicolo proveniente dall’altra corsia e terminò la sua corsa su un gruppo di quattro persone. La Fusion falciò Giovanni Agosti, 54 anni, di Cossogno, che perse la vita sul colpo. Travolse anche la sua compagna, una verbanese di 56 anni, la nuora di lei -cittadina britannica di 35 anni- e urtò il passeggino su cui si trovava il nipotino di quasi due anni. Quest’ultimo, sbalzato fuori, uscì praticamente illeso dall’incidente, mentre la mamma riportò gravissimi traumi di cui ancora oggi porta le conseguenze e la nonna fatture multiple.

Secondo la difesa dell’automobilista, che non era né in stato di ebbrezza, né sotto l’effetto di stupefacenti, la perdita di controllo del mezzo potrebbe essere stata provocata da un malore. Per questo motivo gli avvocati Valeria Sannella e Guido Pitzalis, nel chiedere il processo con rito abbreviato, hanno subordinato l’istanza alla testimonianza del medico legale. Il gip, nonostante il parere avverso di pm e parti civili, ha accolto la richiesta, fissando tre date per la celebrazione del procedimento: 13 ottobre, 10 novembre e 7 dicembre.

Il rito abbreviato esclude il responsabile civile, cioè la compagnia di assicurazione che ha già in parte liquidato i danni.