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DOMODOSSOLA- 27-04-2015- Duecento il numero dei giovani partecipanti alla gita “Perugia-Assisi”

organizzata dall’istituto Antonio Rosmini di Domodossola-Omegna-Borgomanero. Pochi giorni fa gli studenti del liceo e delle scuole medie si sono lanciati in un’avventura umana, cristiana e culturale che ha lasciato segni profondi nei loro cuori: “Tutto è iniziato di domenica mattina- spiegano dalla scuola- lungo il tragitto, ai due pullman partiti da Domodossola, quelli del liceo e delle scuole medie, se ne sono aggiunti altri due, su cui viaggiavano gli alunni del Rosmini di Omegna e Borgomanero. L’arrivo a destinazione è stato nel primo pomeriggio, in tempo per visitare la città e celebrare la messa con mons. Paolo Giulietti, vescovo ausiliario di Perugia. Il giorno seguente i partecipanti si sono trasformati in pellegrini. Ragazzi e insegnanti hanno percorso fianco a fianco i 25 chilometri che separano Perugia da Assisi, condividendo fatica e sudore, sorrisi e gioia. Nel tardo pomeriggio, orgogliosi per l’impresa compiuta, tutti hanno varcato le porte medievali della città, trovandosi di fronte l’imponente basilica di San Francesco. Impegnativo e significativo al tempo stesso è stato l’incontro serale con la madre di Carlo Acutis, un giovane deceduto nel 2006 di cui è attualmente in corso il processo di beatificazione. Recuperate le forze, la terza mattinata si è svolta ad Assisi, lungo un percorso fatto di tre tappe: la basilica di San Francesco, il cimitero dove si trova la tomba di Carlo Acutis e la basilica di Santa Chiara. Agli studenti del liceo è stato affidato l’incarico di animare il pomeriggio dei loro compagni più giovani, preparando una serie di giochi che si sono svolti nei luoghi più significativi della città. La sveglia è suonata particolarmente presto l’ultimo giorno, destinato alla visita delle grotte di Frasassi. Dal gruppo dei turisti ordinari si è separata una squadra di coraggiosi avventurieri che, accompagnati dalle guide speleologiche del posto e muniti di stivali, tuta, casco e frontalino, sono scesi nelle viscere della terra per ammirare le meraviglie segrete della natura nascoste in una fitta oscurità misteriosa. Nel viaggio di rientro le sensazioni palpabili sono state molte: stanchezza, riconoscenza, fiducia nell’altro e desiderio di costruire ancora insieme qualcosa di meraviglioso. Sul gruppo di whatsapp, creato apposta per la gita sono stati molti i commenti dei partecipanti. Uno dei tanti, scritto la sera del rientro “Buona notte famiglia Rosmini!”, chiude questa esperienza aprendo uno sguardo sull’identità profonda della scuola”.