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possaccio campo
VERBANIA – 01.02.2016 – Una proroga di un mese

all’Accademia Verbania calcio e una gara d’appalto veloce per avere una gestione triennale. Così ha deciso la giunta Marchionini sui campi sportivi di Renco e di Possaccio che da oggi sarebbero stati senza un gestore per via della sospensiva disposta dal Tar agli atti (delibere di giunta e determine) che in estate avevano concesso le due strutture alla neonata società sportiva, che ha raccolto in toto l’eredità del settore giovanile del Verbania.

La proroga fino al 29 febbraio ha lo scopo di non lasciare i campi sguarniti “trattandosi di servizio rivolto alla cittadinanza e vista la necessità di non interrompere in alcun modo la manutenzione delle strutture – si legge nel provvedimento – che, in particolare per quanto attiene il campo di gioco, potrebbero subire danni ingenti per la mancata manutenzione ordinaria del manto erboso”.

Parallelamente è stato aperto il bando per la gestione dal 1° marzo al 30 giugno del 2019. Un bando che interessa in coppia i due campi di Renco e Possaccio a uso esclusivo del gioco del calcio, al quale possono partecipare enti o società che hanno un numero di tesserati nelle categorie giovanili non inferiori a 100 (in città solo Accademia Verbania, Voluntas Suna e San Francesco). L’obiettivo del Comune è, infatti, quello di destinare le due strutture alla promozione del vivaio, tanto che anche i criteri per l’aggiudicazione attribuiscono un rilevante punteggio ai progetti sportivi. Verrà inoltre assegnato un punteggio per chi propone interviene migliorativi delle strutture, naturalmente a proprie spese. Le domande possono essere presentate fino alle ore 12 del 19 febbraio. Le buste verranno aperte il 22.

È la prima volta che un impianto di calcio cittadino viene affidato in gestione tramite bando e è la prima volta che viene cancellata la compartecipazione alle spese. Chi dovrà gestire Renco e Possaccio nel prossimo triennio, infatti, non riceverà un euro dal Comune e dovrà sobbarcarsi tutte le spese di gestione ordinaria. Se si considera che dagli anni ’90 sino all’anno scorso per le tre strutture (stadio compreso) il Verbania nelle varie gestioni che si sono succedute, da Luigi Pedretti a Enrico Montani, ha percepito cifre oscillanti tra i 50.000 e i 70.000 euro, si tratta di una novità non di poco conto.