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TOKYO - 02-08-2021 -- Missione compiuta. Nelle eliminatorie dell’inseguimento a squadre su pista, oggi l’Italia di Filippo Ganna ha centrato il traguardo minimo che s’era prefissata prima delle Olimpiadi di Tokyo: arrivare in semifinale. L’ha fatto chiudendo al secondo posto, con un crono di grande valore: 3’45”.895, nuovo record olimpico prima che lo battesse la Danimarca (3’45”.014).

Gli azzurri sono partiti prima degli altri team favoriti, avendo come riferimento il Canada, che hanno sopravanzato ampiamente. Ganna è stato decisivo nel tirare il quartetto composto da Francesco Lamon, Simone Consonni e Jonathan Milan, portandolo a conquistare il nuovo record olimpico. Nella progressione finale, negli ultimi tre giri, ha dato uno strappo che ha spezzato il trenino azzurro, facendo saltare il quarto componente, senza però pregiudicare la prestazione.

Dopo l’Italia è toccato alla Nuova Zelanda, un avversario temibile che, in vantaggio sino a poche centinaia di metri dal traguardo, s’è scomposta perdendo terreno. I forti danesi sono poi passati al comando con una prova ottima all’inizio ma chiusa un po’ in affanno. Il cedimento del manubrio dell’ultimo corridore del quartetto australiano e l’incidente che ne è conseguito (fortunatamente senza gravi conseguenze) ha successivamente stravolto il programma, obbligando gli aussie a ripetere la prestazione. Nel bis hanno chiuso in 3’48”.488, il quinto tempo assoluto che li ha visti eliminati. In mezzo c’è stata l’opaca prova dei campioni olimpici in carica della Gran Bretagna, che s’è classificata quarta.

Si torna in pista domani con le semifinali in programma dalle 9,22 ora italiana. Gli azzurri, secondi, se la vedranno con la Nuova Zelanda per accedere alla finale contro la vincente di Danimarca-Gran Bretagna.