OSSOLA -05-08-2021- Il Comitato Salvaguardia Allevatori segnala diversi predazioni da parte dei lupi sui nostri pascoli. Le contromisure adottate dai pastori comportano un dispendio di risorse che talvolta sono insostenibili, e non sempre efficaci. All‘Alpe Ratagina, ad esempio, nei giorni scorsi i lupi hanno attaccato nella nebbia il gregge sorvegliato da un pastore e da quattro cani. In Valle Anzasca, all'alpeggio sopra Isella, il gregge viene portato ogni giorno in basso per collocarlo in un recinto accanto ai pastori. Un lavoro che prima della presenza dei lupo non serviva, e le greggi potevano restasene tranquillamente in alto per tutta la bella stagione.
Il Comitato degli allevatori ha precise richieste, ma lamenta d'essere inascoltato: "Ora i lupi attaccano al giorno, anche
in presenza del pastore e del cane di guardiania. In questo caso (il caso della Valle Anzasca ndr) servirebbe una squadra apposta di dissuasione che sta accanto il pastore e caccia via i lupi con mezzi forti come spari, cani anti lupo e altro (come da noi già richiesto un anno fa)".
Nel filmato lo sfogo di Marco Bonfadini, suo il capretto predato ieri (nella foto). Ha 30 anni e nessuna voglia di smettere col suo lavoro di allevatore, ma le giornate per lui diventano sempre più dure. Se scendesse a valle perderebbe i contributi (essenziali), se non scende deve fatica il doppio per tenere il gregge unito e proteggerlo dagli attacchi dei lupi. Con lui, spesso, i suoi bambini, anche la loro salvaguardia andrebbe considerata.