VERBANIA – 03.02.2016 – Con un assegno a vuoto
si sono portate a casa 500 euro in contanti, “scroccando” un passaggio in taxi per l’aeroporto di Malpensa e ingannando anche il taxista. Il giudice del tribunale di Verbania Marta Perazzo ha condannato a 8 mesi e 800 euro di multa due donne, Patrizia Savoini e Marzia Villa. Le due, che nel 2012 abitavano insieme a Briga Novarese e che oggi sono irreperibili, s’erano rivolte a un’agenzia di viaggi di Arona per prenotare una breve vacanza a Londra, passando da Napoli. In agenzia Savoini s’era recata per prenotare i biglietti ferroviari andata e ritorno per la città partenopea, il volo per il Regno Unito e i pernottamenti a Londra. Il costo del tour s’aggirava sui 4.000 euro, saldato con un assegno del conto intestato a Villa.
Il giorno dopo arrivò la telefonata di disdetta dei biglietti ferroviari per sopraggiunti impegni. Tornata in agenzia e completate le pratiche – dedotte anche le penali –, la cliente incassò in contanti 500 euro di rimborso. A ventiquattro ore di distanza un’altra telefonata servì per annullare le prenotazioni aeree e il soggiorno. A ritirare il rimborso, però, non si presentò nessuna delle due donne, ma un taxista che le aveva accompagnate all’aeroporto di Malpensa e che, avendo le due affermato di non avere con sé contanti, aveva accettato di non farsi pagare ma di incamerare i 600 euro di credito che vantavano all’agenzia viaggi.
La titolare di quest’ultima, nel frattempo, era venuta a conoscenza che l’assegno era scoperto e che la sua banca l’aveva mandato in protesto. Da qui le denunce. Le indagini hanno permesso di risalire all’identità delle donne, che sono state anche riconosciute dai testimoni tramite fotografia.