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lupo

SANTA MARIA MAGGIORE - 16-08-2021 - Nuove predazioni di vitelli all'Alpe Soglio, le denuncia il sindaco di Santa Maria Maggiore, Claudio Cottini che, ricevendo le proteste degli allevatori esasperati dalla presenza del lupo, scrive al prefetto, nonché al governatore Alberto Cirio, all'assessore regionale all'Ambiente Marco Protopapa, al consigliere Alberto Preioni e al presidente della Provincia del VCO sollecitando "provvedimenti decisivi". Perchè i sindaci dei comuni montani, "ultimi baluardi del territorio" ai quali gli allevatori si rivolgono in cerca di aiuto possono solo sollecitare le istituzioni. "La permanenza in alpe da parte degli allevatori è sempre più insostenibile - scrive Cottini - vivono nel terrore del lupo. IL tema è assai noto: si dice che occorre trovare una forma di convivenza tra la presenza del predatore e la permanenza della zootecnia in montagna già fortemente diminuita - prosegue il sindaco vigezzino -. Allora si proceda affinchè la convivenza permetta all'uomo di poter serenamente condurre ai pascoli estivi il bestiame senza doversi affidare solo al Padre Eterno per lavorare in ambiente sicuro.Se il numero dei capi ha raggiunto un livello soddisfacente per al salvaguardia della specie, come è giusto che sia, se ne riduca il numero; non possono bastare indennizzi, recinti da presidiare o cani da guardia che, per le loro caratteristiche, costituiscono aggravio di costo per il loro mantenimento e motivo di preoccupazione per gli escursionisti che li incontrano lungo i sentieri. Chiediamo interventi urgenti e risolutivi - conclude Cottini - che permettano agli allevatori, di presidiare con il loro lavoro, prati e pascoli sempre più destinati all'abbandono, con le conseguenze inevitabili di fenomeni di dissesto idrogeologico e perdita del paesaggio culturale nei secoli tramandato".