LESA – 03.02.2016 – Non è stato sufficiente
per la difesa dell’imputata insistere che l’incidente d’auto non fu provocato dalla sua assistita. Ieri il tribunale di Verbania ha confermato, nell’appello davanti al giudice monocratico, il decreto penale di condanna per il quale Elisa Calzolari, oltre a una condanna a 6 mesi e 1.500 euro di multa, si vedrà confiscata l’auto, ma soprattutto revocata la patente che potrà conseguire solo dopo tre anni senza guida. La sentenza, che non sarà subito esecutiva perché l’avvocato Sara Celestino ha già annunciato che ricorrerà, è frutto dell’incidente d’auto avvenuto nel 2014 a Lesa. Calzolari, al volante della sua Fiat Punto, viaggiava sulla statale 33 quando, all’altezza dell’hotel ristorante Parma, l’auto di una cliente uscì in retromarcia da un parcheggio per immettersi sulla strada. I veicoli vennero a contatto e secondo i carabinieri che rilevarono l’incidente la responsabilità fu della conducente della Fiat. Questa, sottoposta a alcoltest, risultò positiva oltre la soglia di 1,5 g/l, superata la quale scattano le norme più severe di legge. Norme aggravate dall’aver provocato l’incidente e che comportano, pertanto, la revoca della patente. L’avvocato Celestino ha prodotto una perizia che dimostrerebbe come l’aggravante dell’aver provocato l’incidente non esiste in quanto la colpa fu dell’imprudenza della manovra della donna che stava lasciando il parcheggio. Il giudice però non l’ha considerata e ha disposto per la pena più severa.