VERBANIA - 18-08-2021 - Sono stati arrestati lunedì 16 agosto dagli agenti della squadra Mobile di Verbania, due rom di circa 30 anni che potrebbero essere gli autori dei "furti con abbraccio" verificatisi nel Verbano tra giugno e luglio scorsi. E' proprio dalle indagini della questura verbanese che si è partiti per giungere ai due, un uomo e una donna di circa 30 anni che erano parte di un gruppo di etnia rom proveniente dall’hinterland milanese. Pluripregiudicati per reati contro il patrimonio e specializzati nella cosiddetta "tecnica dell’abbraccio" i componenti della "spedizione" si trovavano nel VCO proprio in concomitanza con la commissione dei reati. Solo in uno degli episodi, riguardante il furto di un Rolex da 10mila euro, tuttavia, una donna era stata riconosciuta dalla vittima e, quindi, denunciata in stato in libertà. Sulla base degli elementi disponibili, valutata la loro pericolosità e i loro precedenti specifici, i soggetti identificati erano colpiti da Foglio di via con divieto di ritorno emesso dal Questore di Verbania.
In tutti i casi analizzati il medesimo modus operandi: di solito un uomo e una donna, a bordo di autovetture intestate a prestanome, giungevano nel VCO e individuavano una persona che per età risultava essere vulnerabile, e pianificavano il loro attacco. L’uomo rimaneva in auto e la donna avvicinava la vittima e con la tecnica dell’abbraccio faceva razzia di orologi di pregio e di preziosi.
La squadra Mobile, coordinata dalla Procura della Repubblica di Verbania, ha quindi avviato le indagini.
Attraverso mirati servizi di osservazione, la Sezione antirapina, con l’ausilio di altri reparti ha monitorato gli spostamenti di una coppia che, quotidianamente, partiva dal domicilio per raggiungere i centri abitati di varie province del nord Italia, dove è stato poi scoperto essersi verificati analoghi reati. In ciascuna di queste località, i due effettuavano ripetuti passaggi a velocità ridotta nelle vie dei paesi, privilegiando zone dove erano presenti cimiteri e Chiese ovvero luoghi dove sarebbe stato possibile rintracciare persone sole ed anziane da potere avvicinare e derubare.
La mattina del 16 agosto, uomo e donna, partiti da Paderno Dugnano, hanno raggiunto le province di Cremona e di Brescia. A Capriolo (BS), hanno individuato la preda da attaccare. Mentre l’uomo è restato a bordo del veicolo in posizione di copertura, la donna ha avvicinato un 75enne, lo ha abbracciato ripetutamente e dopo essersi allontanata è risalita in macchina e, in fretta, si si è allontanata insieme al complice. Dolo dopo l’allontanamento, l’ignara vittima si è accorto di non avere più la catenina d'oro, sottrattagli, con destrezza, dalla donna.
Il tutto sotto lo sguardo degli uomini della Mobile, che si sono messi subito all'inseguimento dei due, bloccati e controllati nei pressi di Paderno Dugnano.
Le perquisizioni personali, estese al veicolo, e locali, operate nella flagranza di reato, con l’ausilio di personale della Squadra Mobile di Milano e del Commissariato di P.S di Cinisello Balsamo, hanno permesso di rinvenire, sapientemente occultato nel telaio del sedile anteriore della vettura, l’oggetto prezioso sottratto; mentre, nell’appartamento dei due sono stati rinvenuti e sequestrati, oltre ad una consistente somma in denaro, varia attrezzatura di precisione per lo smontaggio di orologi e la pesatura di oro e preziosi.
Per i due arrestati, a seguito del giudizio direttissimo celebrato ieri presso il Tribunale di Monza, è stata disposta la misura cautelare degli arresti domiciliari.