VERBANIA – 05.02.2016 – Totalmente incapace di intendere.
È stata la perizia del dottor Alberto Borredon, psichiatra incaricato dal tribunale, a determinare l’esito del processo a carico di Sanela Milenkovic, la ventenne di nazionalità croata sorpresa l’11 settembre scorso a scassinare, insieme a un’altra donna fuggita e rimasta ignota, il portone d’ingresso del condominio Raffaello di Intra, in via Brigata Valgrande Martire.
Oggi il giudice Rosa Maria Fornelli ne ha disposto il proscioglimento senza ulteriori misure – il pm Anna Maria Rossi, rilevando che secondo la perizia la giovane poteva essere pericolosa, ne aveva chiesto il ricovero in una struttura protetta – rimettendola in libertà.
La sera di venerdì 11 la giovane, che dalla Germania s’era da poco più di un anno trasferita in Italia per sposare un uomo residente nel campo rom di Saluggia (Vercelli), fu sorpresa da un condomine che scendeva le scale con in mano un grosso cacciavite con il quale, indossando i guanti, aveva appena forzato la serratura del portone. Alla sua vista le due ladre s’erano date alla fuga. L’uomo le aveva inseguite fermandone solo una, Milenkovic, poi consegnata ai carabinieri del Radiomobile che l’avevano arrestata. Durante i controlli sulla sua identità era emerso che aveva da poco partorito un bambino – nato a fine luglio – e che nell’anno precedente era già stata arrestata per furto a Milano e denunciata per altri due episodi a Biella e nel Torinese. Già dal giorno della convalida dell’arresto, conclusa con la concessione dei domiciliari, il marito e i suoceri avevano prodotto la documentazione medica attestante gravi problemi d’udito e di ritardo mentale. Per queste ragioni, su richiesta della difesa, era stata chiesta appunto una perizia psichiatrica. Secondo il medico che l’ha visitata, la donna è totalmente incapace e facilmente manipolabile. Il giudice l’ha quindi prosciolta da ogni accusa.