VERBANIA - 10-09-2021 - Non poteva mancare il lago Maggiore nella docu-fiction che in questi giorni si gira a Pallanza e dedicata alla vita di Arnoldo Mondadori, l'editore che a questo lago fu a lungo legato. Dopo le riprese de La Fuggitiva, nel settembre del 2020, Verbania torna così ad essere il set di una produzione Rai. Un altro ritorno è quello di Michele Placido, che dopo essere stato in teatro al Maggiore con la leggerezza di Amor Y Tango, nel 2020, torna in città per indossare i panni del padre dell'editoria Italiana nel lavoro diretto da Francesco Miccichè. Prodotta da Rai Fiction con Anele, la storia, che mescola elementi di fiction con documenti e testimonianze e sarà trasmessa su Rai1; narra la straordinaria vicenda di quel figlio di un ciabattino di Ostiglia capace di dare vita una delle industrie culturali più importanti del continente. Partite da Roma, e proseguite a Torino, le riprese verbanesi si accentrano a Pallanza, sulla via Vittorio Veneto, in prossimità della villa l'Eremitaggio. La produzione richiede il massimo riserbo, nel cast anche Flavio Parenti, nel ruolo del figlio primogenito di Mondadori, Alberto, ovvero colui che proseguirà nel cammino intrapreso dal padre accompagnando l'ascesa internazionale della casa editrice.
Proprio la famiglia , attraverso il nipote Luca Formenton, presidente della Fondazione Arnoldo Mondadori, ha contribuito alla scrittura della docu-fiction. La stessa Fondazione, in occasione dei 50 anni della morte del capostipite ha raccontato in una mostra virtuale (VISITABILE QUI) di quella villa a Meina che Arnoldo acquistò per farne un buon ritiro e che, dagli anni Venti, ospitò alcuni dei nomi più grandi della letteratura mondiale: Simenon ed Hemingway, ma anche Walt Disney, Thomas Mann, Eugenio Montale, Giuseppe Ungaretti. Con i bombardamenti del '43 - '44, la Verbanella (così veniva chiamata la villa) divenne anche sede della casa editrice.