VERBANIA - 10-09-2021 -- Arrivano i primi provvedimenti contro i dipendenti del servizio sanitario che rifiutano il vaccino contro il Covid-19. Secondo fonti regionali sono 12, al momento, le persone alle quali l’Asl Vco ha comunicato la sospensione dal lavoro senza stipendio. Fanno parte di un elenco di 82, su 1.655 dipendenti. Sette sono infermieri, due operatori socio-sanitari, uno è tecnico di laboratorio, uno fisioterapista e c’è anche un medico.
La sospensione è l’ultimo atto della procedura aperta all’indomani dell’approvazione del Decreto legge 44 approvato il 1° aprile e poi convertito nella legge 76. Governo e parlamento hanno stabilito che chi esercita professioni sanitarie in strutture sanitarie, sociosanitarie e socio-assistenziali pubbliche e private, ma anche in farmacie, parafarmacie e negli studi professionali, è obbligato a vaccinarsi e che non può lavorare fintanto che non lo fa.
Nelle scorse settimane le Asl hanno effettuato il censimento degli operatori per individuare tutti coloro che, rientranti in queste categorie, non si sono sottoposti a vaccinazione.
In Piemonte erano circa 18.000, di cui 2.418 dipendenti del sistema sanitario regionale. Tutti sono stati contattati e invitati a vaccinarsi. Alcuni lo erano già e l’hanno comunicato, altri hanno addotto ragioni mediche per la mancata somministrazione. Al termine dell’istruttoria, i casi non giustificati sono stati gestiti con due modalità. Per i liberi professionisti la segnalazione è stata trasmessa agli ordini professionali e ai datori di lavoro. Per i dipendenti pubblici, ogni Asl ha agito per conto proprio.
I primi 12 casi del Vco potrebbero non essere gli ultimi perché i non vaccinati in totale sono 82 su 1.655.