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tribunale generico genn 16
VERBANIA – 07.02.2016 – La riforma è in vigore

da ieri e avrà effetti immediati soprattutto nelle aule dei giudici di pace. Il governo, applicando la delega conferitagli dal parlamento, ha approvato i decreti che tolgono dal codice penale 40 reati, che vengono così declassati a illeciti amministrativi, punibili sia con una sanzione pecuniaria, sia – su querela di parte – con una causa civile. I più “in vista” sono la guida senza patente, gli atti osceni e la coltivazione della cannabis (ma solo quella a scopo terapeutico, perché produrre marijuana in casa resta reato penale). Da ieri chi li commetterà non si vedrà sporcata la fedina penale anche se, in compenso, dovrà mettere più pesantemente mano al portafogli perché si innalzano le pene. Niente condanne nemmeno per la falsità in scrittura privata mentre, come accaduto per l’Iva, si alza la soglia sopra cui scatta il penale per gli omessi contributi previdenziali.

Ha già un primo impatto concreto, invece, la depenalizzazione dell’ingiuria e del danneggiamento semplice. I giudici di pace hanno il calendario intasato di cause in cui sono volati epiteti sopra le righe (da una o da entrambe le parti) e, magari, si sono verificati lievi danni alle cose. D’ora in poi per queste liti la parte offesa dovrà proporre una causa civile. La differenza è sostanziale, perché una semplice denuncia alle forze dell’ordine non comporta spese e i costi della giustizia iniziano quando (e se) istruita l’accusa, il processo arriva in aula. Una causa civile, invece, costa fin da subito. Questo esborso economico  è un po’ il deterrente usato dal governo per evitare intasamenti giudiziari. Del resto lo scopo delle depenalizzazioni è proprio questo, snellire l’attività dei tribunali. In questo senso i tre giudici di pace verbanesi, il cui ufficio è diretto dall’avvocato Carlo Crapanzano, hanno già iniziato a applicare la novità rinviando tutte le cause pendenti per questi reati nell’attesa, con la legge in vigore, di dichiarare il proscioglimento di tutti gli imputati.