MONTEBELLUNA – 08.02.2016 – Gli azionisti “traditi”
di Veneto Banca iniziano a chiedere i danni. Sono entrambi veneziani – un imprenditore di Mestre e un professionista di Marghera – i primi due casi di chi, vedendosi quasi azzerato il capitale acquistato con una svalutazione di oltre l’80% delle azioni, s’è rivolto alla giustizia. I due, che insieme detengono azioni dell’istituto di Montebelluna che fino a poco tempo fa valevano mezzo milione, si sono rivolti all’associazione di consumatori Adico che, tramite i propri legali, dopo aver inviato una diffida contestando il dolo nella mancata informazione del rischio, hanno così attivato la pratica per la mediazione. In marzo la banca sarà convocata per trovare un accordo che, se non ci sarà, aprirà la strada di una causa civile.
Oggi, intanto, è arrivata la nomina di Pierluigi Bolla a presidente della Bim. La Banca intermobiliare, che Montebelluna aveva acquistato anni addietro e che sta cercando – finora infruttuosamente con una trattativa stoppata dalla Bce e l’altra sfumata – di vendere per far cassa, è stato cooptato nel cda e ne ha assunto la guida. Nel chiudere i conti del 2015 Bim ha dovuto incassare una perdita di 19,9 milioni, più dei 9,7 del 2014. Il risultato negativo – si legge in una nota – è dovuto a significative rettifiche di valore pari a 67,6 milioni.