VARZO- 09-02-2016- Nei giorni scorsi la sezione varzese della Lega
aveva emesso un comunicato in cui criticava la gestione dell'emergenza migranti in Ossola, cui un gruppo di privati cittadini, uniti in una petizione, ha subito risposto, difendendo chi opera in questo settore. Ora la controreplica della circoscrizione Ossola della Lega: “Dopo un’attenta analisi della risposta ad un comunicato stampa della sezione Lega Nord di Varzo, contenuta in una lettera a firma di un gruppo di privati cittadini (stranamente quasi tutti appartenenti a partiti di “profonda” sinistra)- scrivono dalla Lega- il primo quesito che ne scaturisce è se questi signori si siano mai soffermati ad ascoltare ciò che la Lega Nord dichiara in merito al problema dell’immigrazione incontrollata oppure, come è solito fare uno dei sottoscrittori della missiva, il consigliere comunale di Domodossola Massimo Di Bari, si limitano a strillare insulti a chiunque provi ad esprimere un’opinione diversa dalla loro? (a proposito sciur Dibba, ottima performance! intrisa di quei valori di democrazia di cui è solito riempirsi la bocca!)
Non crediamo di dover ribadire i concetti più volte espressi su preoccupazioni e proposte risolutive avanzate dal nostro movimento visto che nel comunicato della sezione di Varzo l'attenzione era rivolta proprio a possibili soluzioni di imprenditoria nel nostro territorio e non a "sparare" addosso agli immigrati, ma riteniamo doveroso sottolineare l’ottusità di chi, per interesse o meno, non vuole o non riesce a cogliere il problema di fondo. Inutile ricordare che gli scenari che oggi la tv tende a mostrarci, con famiglie disperate in fuga dai territori di guerre cozzano completamente con le immagini con cui quotidianamente ci scontriamo nelle nostre città e che da tempo denunciamo.
Nei centri di accoglienza e nelle varie strutture a carico del contribuente si ammassano centinaia di migliaia di uomini dai 18 ai 30 anni, che di per certo non mostrano i segni indelebili di una guerra ne tantomeno della fame. Ecco che l’immagine di questi quasi certamente clandestini (così dicono le percentuali) annoiati dalle giornate trascorse a poltrire, spesso con in mano un Iphone, cozzano non più solo con chi sta realmente fuggendo da zone di scontri bellici ed avrebbe realmente necessità di soccorso ma anche con le difficoltà economiche che vivono sempre più famiglie italiane duramente colpite dalla crisi economica di questi anni.
È forse chiedere troppo quando pretendiamo che i nostri anziani non debbano sentirsi umiliati nel sapere che non ci sono i fondi per garantire loro una pensione dignitosa ma si trovano per mantenere orde di nullafacenti?
È forse chiedere troppo quando pretendiamo aiuti per le famiglie di italiani prima che per il resto del mondo?
È forse chiedere troppo quando chiediamo di aprire gli occhi sul reale stato delle cose e sulla reale crisi di lavoro che, a differenza di ciò che vorrebbero inculcarci, è solo all’inizio del suo drammatico percorso?
In effetti ci rendiamo conto che per taluni “paladini del sociale”, abituati a vivere su di un altro pianeta (anche se spesso a libro paga dei contribuenti italiani), certi semplici concetti risultano fuori dalla loro portata ma è proprio per questo loro limite che non accettiamo le loro squallide accuse e ci convinciamo una volta di più dell’importanza che la Lega Nord riveste in questo delicato periodo storico, fosse anche solo per far aprire gli occhi su certe Cooperative rosse sbattute in prima pagina ed inquisite dalla magistratura per una becera gestione dell'immigrazione!”