VERBANIA - 07-10-2021 - Nel nuovo mondo disegnato dalla pandemia, anche la cultura ha la necessità di trovare nuovi modelli e nuove strade da percorrere per entrere nelle vite dei cittadini e migliorarne la qualità. Musei, teatri, spazi culturali sono così chiamati a reinventarsi, ma come? Il tentativo di fornire qualche risposta, qualche traccia utile, arriva da “Piacere Cultura. Dalla crescita personale alla crescita economica”, ciclo di tre appuntamenti aperti al pubblico nato su progetto di Maurizio Vanni, storico dell’arte e museologo, promosso da Fondazione Il Maggiore, UPO - Università del Piemonte Orientale, Regione Piemonte, Città di Verbania e Ars.Uni.Vco.
Sabato 9, 16 e 23 ottobre le tre giornate "per stilare un nuovo vademecum per teatri e musei" all’indomani della pandemia. Ad aprire gli incontri sarà una tavola rotonda con gli esperti, mentre il pomeriggio sarà dedicato a workshop e laboratori pratici aperti a tutti. Tra i relatori, selezionati dallo stesso Vanni insieme a Stefania Cerutti, Domenico Piraina, Direttore del Palazzo Reale di Milano; Andrea Bruciati, Direttore Istituto autonomo Villa Adriana e Villa d'Este, Tivoli; Roberta Lombardi, Giurista e Professoressa Ordinaria di Diritto Amministrativo Università del Piemonte Orientale; Marco Pustianaz, specialista di Teatro e Teoria Queer nonché Professore Associato di Teatro e Letteratura Inglese Università del Piemonte Orientale; Federica Rabai, Direttrice artistica e Conservatrice del Museo del Paesaggio di Verbania; Marta Carugati, specialista in Bio-Architettura; Enrico Marchi, Psichiatra, Psicoterapeuta, specialista in Arteterapia e Museoterapia; Gianfranco Marchesi, Medico chirurgo, specialista in Neurologia, Neuroscienze e Neuroestetica; Alessandro Pingitore, Istituto di Fisiologia Clinica del CNR di Pisa. Si comincia il 9 ottobre con l’incontro “La cultura è responsabilità sociale. Parola d’ordine: inclusione”, che vedrà i relatori indagare la tematica della Museum Social Responsibility (MSR). Le istituzioni culturali non sono più solo luoghi, ma “Piattaforme del benessere esperenziale, in grado di proporre esperienze personalizzate e differenziate ai cittadini, per coinvolgerli nella condivisione del bene comune culturale e relazionale”, spiega Vanni. La sostenibilità ambientale sarà invece al centro dell’incontro “Musei, teatri e sostenibilita' ambientale. Il cuore della vita”, in programma sabato 16 ottobre. I musei, infatti, sono tra gli edifici con il più alto impatto ambientale. “Un museo ecologico ed ecosostenibile migliora la qualità della vita di chi lo frequenta inviando un messaggio determinante alla società”, aggiunge Vanni. Chiude la rassegna, sabato 23 ottobre, “La cultura è salute&benessere. Arteterapia, museoterapia, teatroterapia, musicoterapia e mindful museum”. Ben prima che la medicina moderna riconoscesse nelle attività culturali un'efficacia terapeutica, le società primitive usavano, in modo istintivo, “elementi artistici” per curare i loro malati. Il guaritore era una sorta di figura mitica che impersonava tre figure: quella del medico, del sacerdote e dell'artista. “Secondo uno studio svedese, pubblicato nel 2000, la frequentazione di musei e luoghi di cultura in genere può avere un effetto benefico sulla longevità; il che è come dire – conclude Vanni - che i musei allungano la vita”. La partecipazione alle tre giornate dà diritto a 2 Crediti Formativi Universitari. Info e iscrizioni: https://forms.gle/qZaytctbnJDXuxBM8