DOMODOSSOLA- 10-02-2016- “Il centralismo non è democrazia”. Inizia così il comunicato stampa del movimento Una, Unione Nuova Autonomia in cui si parla di ospedale unico criticando le altre forze politiche che non pensano alla chiusura del nosocomio domese: “Una stringata riflessione sulle salatissime multe proposte da Grillo e Casalegno (M5stelle) ai dissidenti è un ulteriore elemento che ci conferma che la politica è ultra centralista e non si accontenta di scegliere i parlamentari dal o dai Leader con il principale requisito dell'obbedienza cieca ed assoluta ma non al Popolo. A livello generale occorrerebbero norme più stringenti in Costituzione sullo strapotere dei partiti e rivedere i regolamenti parlamentari per limitare il trasformismo ma senza limitare l'obbligo di poter rappresentare il Popolo, (senza vincoli di mandato). Al nostro livello cittadino la questione è risolvibile solo dagli elettori che dovranno individuare assolutamente chi rifiuta di ubbidire. o uniformarsi, agli ordini delle gerarchie di partiti e di istituzioni per essere assolutamente al servizio del Popolo e del territorio. Un appello facciamo anche chi vorrebbe non partecipare al voto.
La cartina di tornasole è certamente la questione dell'ospedale unico anche se noi pensiamo che sia solo fumo per affrontare le elezioni amministrative a Domodossola per poi riprendere l'intento di declassare il San Biagio spostando il DEA e la totalità dei servizi ospedalieri importanti al Castelli. Abbiamo assistito al dietrofront del PD Domese e dintorni, oltre che del sindaco uscente di Domodossola, per adeguarsi e uniformarsi alle gerarchie. Ma, almeno su questo tema, il movimento 5 Stelle locale ne è esente? Riteniamo di no se ci atteniamo alle dichiarazioni dei loro rappresentati regionali e sostanzialmente condivise in loco. A parte la critica al metodo di costruzione da parte dei privati che condividiamo, sul resto siamo agli antipodi. I motivi sono molto semplici. Nella loro prima riunione al Corona il consigliere regionale dichiarò che erano per l'ospedale unico senza precisare la sede e tale proposta era condivisa dai partecipanti. Qualche giorno dopo il collega Bono ribadì che loro erano per l'ospedale unico ma scartò di fatto Piedimulera di cui si poteva al massimo prendere il progetto, se utilizzabile. Dichiarazioni reperibili anche sui media locali. Altra questione importante è l'eventuale destinazione del San Biagio, seppure in una prospettiva di improbabile realizzazione di un nuovo ospedale. Nonostante la legnata a Domodossola e all'Ossola in caso di svendita, non abbiamo ascoltato o letto alcunché di proposte concrete, a differenza di quanto da noi scritto nelle linee programmatiche.
Possiamo affermare che su questo tema, come su altri importanti, siamo assolutamente differenti da tutti gli altri, dare cioè la voce al Popolo soprattutto delle periferie e lo faremo sicuramente iniziando da Domodossola e dall'Ossola”.