DOMODOSSOLA- 29-04-2015- Bernardino Gallo, presidente di Sos Ossola, rivendica i risultati
ottenuti in questi anni in difesa del San Biagio ed invita i politici locali a non piegarsi alle logiche del proprio partito: “Colgo- così Gallo- in alcuni, una sorta di fatalistico attendere che sull'Ossola arrivi lo tsunami della chiusura del Dea al San Biagio e del declassamento dell'ospedale perchè questa battaglia la stiamo portando avanti, come Sos Ossola, da oltre quattro anni, senza nulla da togliere ad alcuni, con impegno, competenza e determinazione. Qualcuno si chiede: "ma i risultati"? I risultati sono che, nonostante alcune sofferenze conseguenti alla non adeguata dotazione organica, il San Biagio e i suoi servizi, Dea compreso, è ancora in attività tutto intero. Il tentativo di chiudere il punto nascite, è fallito nonostante Tar e Cds e siamo riusciti a far arrivare l'Emodinamica, nonostante i numerosi avversari, malgrado clamorose defezioni, a dispetto di potenti esponenti politici e istituzionali lacustri. Rammenterete quante e quanti erano presenti nei presidi in comune e in ospedale nel 2011? Quanti si sono addormentati e quanti si sono piegati al "pensiero unico" di partito per rinnegare le proprie posizioni? In questo contesto evito di fare nomi per non dare importanza ad alcuni personaggi, ma invito a guardarsi in giro nelle istituzioni, dalla provincia ad alcuni sindaci e amministratori comunali. Annotatene i nomi e ricordateli al momento opportuno. Chi sceglie di stare dalla parte del partito, qualunque sia, e non dalla parte degli eletti e delle loro esigenze, non merita il consenso e, prima o poi, l'onda che fa galleggiare costoro si pacherà e li farà sparire. In questa settimana abbiamo sollecitato un incontro con il sindaco di Domodossola, Mariano Cattrini, che rammenterete ha dichiarato che rassegnerà le dimissioni se il Dea sarà tolto al San Biagio, e le associazioni che ancora hanno voglia di combattere per l'Ossola, allo scopo di mettere in campo iniziative incisive e iniziative popolari, anche con una nuova e più grande manifestazione popolare, per resistere, resistere resistere e non arrenderci mai. Ne va del nostro futuro e di quello delle giovani generazioni. L'Ossola, non può continuare ad essere la Periferia dell'Impero vittima di amministratori che hanno una visione centralistica a discapito delle periferie e della montagna. Noi come Sos Ossola, le cui adesioni continuano avendo superate le 12.000 adesioni sul web, pur in un'area in cui la banda larga latita, non molleremo!. Non siamo da soli, ce la metteremo tutta, ma il destino del Dea, del San Biagio, del mantenimento dell'emodinamica e della cardiologia, insieme agli altri numerosi e qualificati servizi molto importanti e di eccellenza, oltre alla possibilità di poter nascere in Ossola, è nelle nostre mani e, soprattutto, nelle mani del popolo!”