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VERBANIA - 19-10-2021 -- “Uso la prudenza, ma credo che tra cinque-dieci anni l’Università del Piemonte orientale avrà un più forte radicamento a Verbania”. Nel ventesimo anniversario dell’università nel Vco e nel giorno in cui si inaugura la nuova sede del corso di Scienze infermieristiche, Silvia Marchionini guarda al futuro.

Il primo cittadino del capoluogo ha instaurato uno stretto rapporto con l’Upo -anche nella gestione di Villa San Remigio- e pensa che la formazione (“un settore in cui dobbiamo investire”) possa essere a una svolta.

Intanto i numeri crescono perché, anche a seguito della pandemia, i posti per le matricole di Scienze infermieristiche sono saliti da 35 a 50. “Gli spazi non bastavano più” - ha detto alla cerimonia del taglio del nastro la direttrice generale dell’Asl Vco Chiara Serpieri, ricordando come, sui 2.000 dipendenti dell’azienda sanitaria, gli infermieri “di cui c’è grande richiesta” sono 7-800.

E, così, da Villa Saporiti e dall’ospedale “Castelli” il corso, che nel 2001 era nato nell’auditorium di Villa Caramora, ha trovato spazio in metà ala del terzo piano dell’ex Franzosini, in corso Cairoli. I locali sono stati rimodernati e in pochi mesi sono state ricavate le aule e i laboratori che già gli studenti stanno utilizzando. “Non è stato facile e ci sono state resistenze” - ha aggiunto Marchionini che, senza citarla, ha alluso alla diatriba avuta con il settore Edilizia scolastica della Provincia.

“Crediamo in questo corso da sempre – ha aggiunto Antonia Follenzi, presidente del corso di Scienze infermieristiche per l’Università del Piemonte orientale –. Siamo soddisfatti di questi nuovi spazi e lavoriamo per progredire. A novembre usciranno 20 laureandi: abbiamo bisogno di queste figure professionali”.