1

ospedale domo nuovo A planimetria

DOMODOSSOLA- 27-10-2021-- Il comune di Domodossola riponde alle richieste regionali sulla disponibilità dei terreni su cui dovrebbe eseere costruito il nuovo ospedale. nelal lettera al presidente Cirio ed all'assessore Icardi il sindaco Lucio Pizzi

 

"La localizzazione de qua non sarebbe stata proposta se amministrativamente e urbanisticamente non percorribile, a meno di non considerare decine di seri amministratori quanto meno dei velleitari- spiega Pizzi nella missiva dopo avere ricostruito le fasi salienti e recenti della vicenda- La delibera annunciata dal Presidente Cirio, però, rimaneva nel limbo degli annunci e la riorganizzazione sanitaria del Verbano Cusio Ossola, di cui l'ospedale nuovo e moderno a Domodossola avrebbe dovuto essere cardine, avvitata nella gestione ordinaria mentre la politica regionale riemergeva solo con nuovi studi e contraddittorie ipotesi, mai con azioni operative e atti concreti.

 

Nell' ottica di sgravare la Regione da ogni incombenza burocratica possibile e di superare una fase di evidente immobilismo, addebitando in buona fede il medesimo anche ai molti problemi che sicuramente hanno interessato l'Assessorato Regionale alla Sanità in un periodo tragico come quello pandemico, a seguito di contatti informali con il Presidente Cirio lo scrivente inviava una bozza di Accordo di Programma, finalizzata alla realizzazione del nuovo e moderno ospedale a Domodossola, per le valutazioni, modifiche e integrazioni del caso. Nella nota di accompagnamento alla proposta, prot. n. 26777 del 10111/2020, indirizzata al Presidente Cirio e a Lei, l'Amministrazione Comunale di Domodossola si impegnava ad espletare tre passaggi fondamentali in un anno dalla firma: lo studio di fattibilità tecnico economica, la variante semplificata come previsto dall'art. 17 bis L. R. 56/77 e la procedura espropriativa.

 

Non ricevendo alcun cenno di risposta, in data 27/07/2021, con nota prot. n. 20425, l'Amministrazione Comunale di Domodossola inviava nuovamente alla Vostra attenzione la proposta dell'Accordo di Programma, garantendo ancora una volta il suo preciso impegno tempistico in merito ai passaggi di cui sopra. Riscontro però come il tono della Sua del 10.08.2021 appaia non cogliere lo spirito che il nostro contributo voleva rappresentare, di leale collaborazione tra istituzioni come prevede la nostra Costituzione: infatti, invece di attuare un approccio collaborativo volto ad affrontare e superare insieme eventuali unicità, si è preferito un atteggiamento "Inquisitorio" rispetto alla fattibilità di un'opera attesa e necessaria ma soprattutto proposta ormai due anni addietro dal Presidente Cino e da Lei stesso.

 

Sorge spontaneo chiedersi se ciò sia funzionale all'ennesimo dietrofront della Regione, uno dei tanti che negli ultimi vent'anni hanno purtroppo caratterizzato chi si è succeduto alla guida della Regione. Per il ruolo che l'Amministrazione Comunale di Domodossola ha inteso svolgere sin dall'inizio, di facilitatore della procedura, rassicuriamo senz'altro come non ce ne sia valido motivo e, per fugare ogni dubbio, provvediamo, ancora una volta, a riscontrare le richieste della Regione in maniera compiuta.

 

Lo facciamo ora poiché, come noto, la Sua missiva giungeva in data ormai troppo prossima alle elezioni amministrative e ci è apparso quindi corretto attenderne l'esito, valutando di lasciare il compito di rispondere a chi avesse avuto mandato dai cittadini. Ritengo che altrettanta prudenza avrebbe dovuto caratterizzare chi invece, strumentalmente, è andato sui giornali gridando: "L'ospedale si farà ma Pizzi risponda a 'cardi" (La Stampa del 21.10.2021 pagine del novarese). Pertanto trasmettiamo i succitati dati nella scheda tecnica allegata alla presente e rimaniamo a disposizione per tutti gli eventuali approfondimenti che si dovessero rendere necessari, a condizione però che si lavori costruttivamente e rapidamente per dare seguito, con gli indispensabili atti deliberativi che sono di Vostra esclusiva competenza, alle promesse da Voi fatte nell'ottobre del 2019.

 

In amministrazione pubblica si può, purtroppo, fare anche nulla come è finora il caso della riorganizzazione sanitaria, ma bisogna perlomeno assumersene le responsabilità senza scaricare le colpe sui sindaci. Ciò vale anche nel caso, malaugurato, che la Regione volesse optare, a causa di qualche motivo che faccio molta fatica a comprendere ma mi riprometto di verificare con grande scrupolo, per la scelta di non usare i fondi pubblici messi a disposizione da INAIL, bensì optare per l'individuazione di un privato ai fini dell'allestimento della nuova area sanitaria"