VERBANIA – 28-10-2021 – Una reporter di guerra, una promessa della musica indipendente, uno street artist in anonimato, una filodrammatica, un fotografo. Sono i protagonisti della nuova edizione di Fermanti, il cartellone culturale realizzato dall’Associazione Maydeas con la sua costola Non Edicola Pontini insieme alla SOMS di Intra ed alla Camera del Lavoro di via fratelli Cervi. “Guardiamo le espressioni artistiche locali o provenienti dalla provincia (e anche oltre) per sostenerci d’animo e supportare le espressioni artistiche che a volte si trovano a pochi passi dall’uscio di casa”.
Si comincia domani, 29 ottobre, venerdì (ore 21) con Giuliana Sgrena che presenterà alla sede della Cgil in via Fratelli Cervi i suoi ultimi libri scritti per Il Saggiatore "Dio odia le donne", incentrato sulla discriminazione della donna nelle principali religioni monoteiste e "Manifesto per la verità", che affronta, invece, il tema delle falsità su carta stampata e via Internet. Presenta l’0insegnante verbanese Michele Airoldi. Prenotazione obbligatoria all'indirizzo email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
Nata a Masera nel 1948, Giuliana Sgrena è una storica redattrice del quotidiano Il Manifesto, per il quale scrive sin dal 1988. Scrive anche dal 1997 per il mensile Modus Vivendi, e per il settimanale tedesco Die Zeit. Cronista dalle zone di guerra, ha scritto da Algeria, Somalia ed Afghanistan. Nel 2005 il suo rapimento in Iraq da parte di un commando del Jihād islamico e il tragico epilogo con la morte del commissario Nicola Calipari durante le fasi della liberazione.
Il sabato 30, l’appuntamento è alla SOMS di Intra, stessa ora. Verbanese, designer, cantante Giulia Di Gregorio, ovvero Logo “si è messa in testa di stupire con la sua musica particolare, diversa dal mainstream, indipendente, dalla femminilità positiva – raccontano gli organizzatori-. L’abbiamo ascoltata recentemente a Verbania al Muttolina festival e abbiamo avuto voglia di re incontrarla. Sarà un piacere vederla in azione con voce e chitarra amplificata, perché le donne samurai non ci fanno paura, anzi. Le ammiriamo.
E il 7 novembre. Lo chiamno un non-incontro quello con il Banksy di Verbania. SabotArt. “Non l* vedrete e non l* conoscerete. E non vi diremo mai chi è. E’ un* delinquente, per il tribunale di Verbania è un* imbrattatore (art. 81 c.p.). Per Maydeas e per la Non edicola Pontini un nuovo grande artista della street art che ha reso Intra una galleria d’arte moderna a cielo aperto, proprio in periodo di massima emergenza covid, mentre vigeva il coprifuoco, ha infuocato le mura del budello del centro storico di Intra, lasciando perdere la solita coreografia da murales da cartolina e puntando su messaggi politici e sociali. Può piacere e non può piacere, ma i suoi pugni colpiscono e forte. A noi piace. Dopo aver dipinto (autorizzato da noi!) la serranda della Non Edicola Pontini in via Filzi, lo vogliamo ripagare, facendogli esporre le sue opere su carta, cartone, tela e qualunque cosa che gli sia capitata da imbrattare. Sarà arte per vendere, per ripagarlo dalle spese inflitte da decreto di condanna dal Tribunale di Verbania”.
Il 14 novembre in omaggio al dialetto la Filodrammatica de Sancta Luzia di Miazzina occuperà il prestigioso salone della SOMS di Intra con lo spettacolo teatrale “Tri donn Merca de Saronn”. “E qui c’è poco da dire. Ancora donne protagoniste dei nostri fermenti e ancora una ricerca difficile ma gustosissima. Perché il dialetto lo vogliamo pensare come fonte inesauribile di sapori linguistici tipico di un territorio contaminato, via di mezzo tra il lombardo ed il piemontese, la terza via tra il regno sabaudo e quello lombardo. Una scelta difficile, ma se fosse stato facile non sarebbe stato divertente”.
Infine l’incontro con Federico Treggiari, giovanissimo calabrese e insegnante a Verbania, giramondo e fotografo. “Lo abbiamo convinto ad esporre le sue foto catturate in quel lontanissimo Giappone, dove è andato a curiosare non molto tempo fa. Esporrà potenti bianchi e neri alla SOMS di Intra dal 23 novembre. Il filo conduttore è una parola ‘ikigai’, intraducibile. Forse, ma diciamo forse, si potrebbe tradurre con ‘la ragione che spinge a vivere’. E la ragione che lo abbiamo contattato lo scoprirete solo vivendo, osservando le sue opere fotografiche e rimanendo colpiti come la realtà non sempre può essere dipinta a colori, ma a toni caravaggeschi in chiaroscuri forti, fortissimi. Senza compromessi”.
I posti sono limitati, bisogna prenotarsi ed è necessario portare con sé la certificazione verde. Tuttavia, gli eventi saranno trasmessi in diretta facebook alla pagina di Non Edicola Pontini. Prenotazione obbligatoria all'indirizzo email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..