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MILANO - 29-10-2021 –Nessuna corruzione in atti giudiziari continuata e in concorso, sono stati tutti assolti oggi a Milano i cinque imputati di un’indagine partita dalla Procura di Verbania che vedeva accusati oltre che di corruzione anche di dare o promettere utilità, abuso d’ufficio, accesso abusivo a sistema informatico aggravati, contestati a diverso titolo, all’ex giudice di pace di Verbania Carlo Crapanzano, all’avvocato Rosalba Di Fede, agli imprenditori ossolani Gaetano Romano, Alessandro Dresco e Oscar Tacchi. Al solo Carlo Crapanzano è stata data una condanna a due anni (pena sospesa) per l’abuso d’ufficio per due sentenze in cu non si è astenuto pur conoscendo le persone di quei processi.

 

Il processo è partito al termine dell’inchiesta che, tra il 2018 e il 2019, s’è concentrata sull’ex giudice di pace e sui legami con alcuni imprenditori che lo avrebbero portato ad “aggiustare” alcune sentenze.

Crapanzano, che in una lunga memoria difensiva ha respinto tutte le accuse dichiarando di non aver mai aggiustato alcuna sentenza, è stato difeso dagli avvocati Marisa Zariani e Marco Ferrero; Romano da Bruno Stefanetti e Marcello Bologna; Di Fede da Matteo Montorsi e Andrea Mingione di Milano; Dresco e Tacchi da Giuseppe De Giorgi di Milano.