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MACUGNAGA - 01-11-2021 - Si sarebbe dovuta tenere stamattina al ghiacciaio del Belvedere la commemorazione degli alpinisti scomparsi sulla Parete Est del monte Rosa. Le avverse condizioni meteo hanno spinto il Cai di Macugnaga, che ogni anno organizza l'evento, a spostare la cerimonia al cimitero di Staffa per le ore 10.45.
Ogni anno dei lumini vengono posati sul ghiacciaio per ricordare quegli alpinisti che nei decenni la montagna ha preso; per una quindicina di loro anche il corpo è rimasto lassù. I primi che memoria ricordi erano tre milanesi, era il 15 agosto 1909 e tentavano la scalata del Nordend: Antonio Castelnuovo, Guglielmo Bompadre e Pietro Sommaruga. Nei ricordi anche la tragedia del 18 agosto 1951 con la morte dello scrittore Ettore Zapparoli in un tentativo di ascensione della punta Zumstein. Il corpo non fu ritrovato e solo nel 2007, 56 anni dopo, sono riemersi dal ghiacciaio alcuni reperti che sono stati attribuiti a Zapparoli dall'esame del DNA. Purtroppo anche in tempi più recenti ci sono stati dei dispersi come tre giovani vallesani scomparsi alcuni anni fa in seguito ad una caduta appena sotto la Capanna Margherita. La cerimonia di oggi sul ghiacciaio sarebbe stata anche occasione per scoprire una targa ad un precursore dell'alpinismo sul Rosa: Orazio Benedetto de Saussure, che nel 1789, prima di salire al Pizzo Bianco, si fermò sotto una roccia in un punto vicino a dove oggi sorge il rifugio Zamboni.