STRESA - 01-11-2021 -- “Non mi sembra questo il momento di parlarne e, comunque, io non l’ho fatto. E ne avrei di cose da dire… Non date retta al sindaco, quel che dice non è vero”. Riccardo Fava Camillo, presidente dell’Hospes, non le ha mandate a dire al primo cittadino Marcella Severino.
Alla presentazione del progetto definitivo dell’Alberghiero Maggia, nella conferenza stampa tenutasi giovedì al collegio Rosmini, il numero uno dell’associazione che ha donato alla Provincia la sede di via Mainardi non aveva parlato, nel suo intervento, delle vecchie ruggini -tuttora in corso e oggetto di una causa civile- con l’Amministrazione stresiana. Ma quando Severino, intervenuta dopo di lui, ha sottolineato che “Stresa ha sempre fatto il suo dovere e la sua parte” alludendo proprio al contenzioso che si sta discutendo al Tribunale di Verbania, ha risposto in maniera decisa. Ne è nato un battibecco durato pochi minuti e subito spento dal presidente della Provincia Rino Porini e dal suo consigliere delegato Giandomenico Albertella, che hanno invitato Severino a proseguire nel suo intervento di saluto.
Al di là della scaramuccia, le rivendicazioni di Hospes riguardano gli sforzi compiuti nel tempo dall’associazione per sostenere la scuola, prima con la donazione dell’ex cinema Italia e poi, in tempi recenti, mettendo a disposizione l’attuale sede di via Mainardi. “L’associazione ha fatto di tutto per sostenere il Maggia, anche con scelte che non sono piaciute a tutti – ha ricordato Fava Camillo –. Il giorno successivo all’assemblea che votò per donare l’edificio perdemmo la metà dei soci”.