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insegna fondotoce
VERBANIA – 12.02.2016 – La guerra delle insegne

finisce a carte bollate: Poltrone & Sofà cita in tribunale la Ford ma perde la causa. Il teatro della lite è la strada statale 34, tra Gravellona e Fondotoce, lungo la quale, nel medesimo complesso, convivono da un anno circa due attività vicine: il punto vendita verbanese della catena di arredamento e il concessionario d’auto di proprietà della società Nuova Sa-Car di Vercelli. Quest’ultimo, nell’allestire il proprio punto vendita, ha collocato sulla facciata un’insegna che, rispetto a quella del vicino, sporge in avanti di circa 30 centimetri. Ciò determina, in corrispondenza del punto d’incontro delle due insegne, un parziale offuscamento della scritta Poltrone & Sofà. Chi proviene da Gravellona, infatti, finché non si trova davanti al negozio (quindi solo in lontananza) non riesce – proprio per quella sporgenza, che fa ombra – a leggere tutte le lettere: le ultime due sono in parte coperte.

Questa “invasione” ha spinto nel mese di settembre Poltrone & Sofà a avviare una causa civile contro la Nuova Sa-Car per ottenere, in via d’urgenza, la rimozione dell’insegna e un risarcimento per il doppio danno: il calo del volume d’affari e quello d’immagine.

Il ricorrente ha lamentato un calo d’affari di quasi l’8% nel mese di settembre 2015 paventando addirittura – anche per motivare il ricorso d’urgenza – il rischio che l’attività fallisca. La controparte, rappresentata dall’avvocato Clarissa Tacchini, ha obiettato che l’asserito calo del volume d’affari non trova riscontri contabili e che, soprattutto, la visibilità non è impedita anche perché Poltrone & Sofà ha collocato, in bella vista in mezzo al parcheggio, un totem alto diversi metri.

Il giudice Claudio Michelucci ha accolto le tesi della Nuova Sa-Car, rimarcando la presenza del totem e affermando che, ancorché parzialmente nascosta, l’insegna è chiaramente visibile quando la si raggiunge. Il magistrato ha anche ritenuto che non vi fossero ragioni per il ricorso d’urgenza e alla fine s’è espresso a favore della Nuova Sa-Car addebitando a Poltrone & Sofà le spese di lite.