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alberto poletta

VERBANIA - 05-11-2021 -- Dai rettangoli erbosi mancava da qualche anno, da quando un malore accusato nel 2014 ne aveva segnato l’ultima parte dell’esistenza. Eppure nel mondo del calcio il suo ricordo era ancora vivido. Mercoledì, con una cerimonia ristretta, Verbania ha salutato Alberto Poletta. Settantotto anni, originario della provincia di Mantova ma trasferitosi a Verbania, ha trascorso la sua vita lavorativa alla Legatoria del Verbano. Nel calcio, sport che non aveva praticato da calciatore, è stato dirigente del Ramate, storica società calcistica fondata da don Angelo Villa quando era, appunto, parroco della frazione Ramate di Casale Corte Cerro. Fu Poletta, negli anni ‘90, a dare una prima squadra al Ramate, club votato esclusivamente al settore giovanile e che, per anni, ha approntato squadre di alto livello. Successivamente è stato direttore sportivo all’Intra, in Prima Categoria. Insieme a Carlo Gasparini e alla moglie Primina, dopo la fusione è passato al Verbania, dando il suo apporto alla salvezza in serie D nell’annata con Camillo Bugnolo in panchina, dopo l’addio della triade Marzano-Bruno-Giusti. È stato collaboratore dello Stresa e, in ultimo del Gozzano. Generazioni di giovani calciatori hanno frequentato i suoi stessi campi e la notizia della sua scomparsa ha destato cordoglio. Poletta lascia la moglie Tina e il figlio Paolo.