STRESA - 07-11-2021 -- Che fine hanno fatto i 500.000 euro per le attività del Mottarone? A quattro mesi dall’annuncio che il parlamento, accogliendo un emendamento al Decreto Sostegni bis allora in fase di conversione, avesse stanziato una cospicua cifra di ristoro -“per far fronte alle esigenze connesse all'incidente della funivia (...)”, recita il testo del comma 2-ter dell’articolo 3 della Legge 106/2021- destinata alle attività turistiche della vetta, di quella somma non v’è traccia.
Era l’8 luglio quando i parlamentari e gli esponenti politici locali fecero a gara ad annunciare l’avvenuto stanziamento mediante un emendamento accolto dal Senato. Alla profusione di comunicati stampa e di note di auto-compiacimento fece seguito, il 23 luglio, l’approvazione definitiva della legge nata come decreto il 25 maggio.
Un decreto corposo, contenente le numerose misure varate per contenere gli effetti economici negativi per l’economia e le attività private a causa del Covid-19. Un decreto che, a sua volta, necessitava di qualche centinaio di decreti attuativi, alcuni dei quali sono già stati emanati.
L’ultimo aggiornamento l’ha prodotto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri Roberto Garofoli, che il 9 settembre ha illustrato ai ministri lo stato dell’arte. Al 31 agosto mancavano all’appello 68 decreti attuativi, di cui 48 si sarebbero dovuti approvare -questo, perlomeno, era l’obiettivo- in settembre, e 18 in ottobre. Due, infine, avrebbero avuto un iter più lungo.
Il documento non specifica quali siano, né vi è un report aggiornato di settembre e di ottobre. Nessuna notizia è arrivata al comune di Stresa, tanto che nell’ultimo Consiglio comunale, interrogata a tal proposito, il sindaco Marcella Severino ha risposto dicendo d’essere in attesa.
Secondo la norma il mezzo milione andrà “ai comuni di Stresa e Omegna, proporzionato al numero degli esercizi presenti nella porzione del rispettivo territorio situata sulla sommità del Mottarone e finalizzato al ristoro delle attività alberghiere, di ristorazione e di bar, in possesso di licenza annuale non stagionale alla data del 25 maggio 2021”.
La platea, abbastanza ristretta, dovrebbe essere di 7 attività, 5 sul territorio di Stresa e 2 su quello di Omegna. Il 23 luglio, nella conferenza stampa in cui Severino e il sindaco di Baveno presentarono i progetti per la nuova funivia del Mottarone, la prima parlò di notizie di uno stanziamento imminente.
Il decreto chiarirà forse anche i criteri di ripartizione del denaro e l’eventuale limite. C’è capienza per un ristoro medio di 71.400 euro a bar/ristorante: una cifra altissima, soprattutto se paragonata a quanto percepito per il Covid-19 (un evento imprevisto, ma non colposo -nell’ipotesi delle indagini- come il disastro funiviario del 23 maggio) da tutti gli altri bar-ristoranti d’Italia.