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panorama collina VERBANIA

VERBANIA - 08-11-2021 - Il rapporto Ecosistema Urbano 2021 punisce Verbania. Dopo essere tornato nel 2020 nella top ten delle città più green d'Italia, il capoluogo del VCO scende al 23mo posto nelle stime del 28° rapporto di Legambiente, realizzato con il contributo scientifico di Ambiente Italia e la collaborazione de Il Sole 24 ore. Presentato questa mattina, il rapporto sulla sostenibilità ambientale dei capoluoghi di provincia retrocede un po' tutto il Piemonte, dove tutti i capoluoghi piemontesi perdono diverse posizioni rispetto al 2020, con la sola Cuneo che ne guadagna una (ora 14esima); Biella e Verbania escono vistosamente dalla top ten dello scorso anno, Novara sostanzialmente si conferma (43esima). Male Asti (68esima), malissimo Torino (81esima) e Vercelli (84esima). Addirittura quartultima generale e ultima tra le città del nord del paese Alessandria (102esima). "La fotografia piemontese è impietosa, i dati non dicono tutto ma raccontano molto, in particolare di quanto le amministrazioni cittadine debbano fare scelte che avremmo definito coraggiose, ma che oggi possiamo solo più definire inevitabili, anche alla luce della consapevolezza del ruolo che le aree urbane hanno e avranno su contrasto e adattamento ai cambiamenti climatici e, conseguentemente, in relazione alla qualità della vita. Per vincere queste sfide abbiamo oggi una grande, forse la più grande opportunità che non possiamo sprecare: i fondi del PNRR devono indirizzare e finanziare investimenti innovativi, efficaci e in linea con la tutela dell’ambiente”, il commento di Giorgio Prino, Presidente di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta.

A salire sul podio nazionale sono rispettivamente: Trento, Reggio Emilia e Parma, male le città del sud e i grandi centri urbani.

Tornando a Verbania, l'andamento degli ultimi anni è stato altalenante. All'11mo posto nel 2018 e 2019, nel 2020 è risalita al 10°. E' stata ottava nel 2017, prima in Italia nel 2014 e nel 2015.

Sono 18 gli indicatori presi in esame dal rapporto di Legambiente, divisi in 5 macroaree: ambiente, aria, acqua, mobilità, rifiuti. Un punteggio teorico, che raggiunge un massimo di 100 (Verbania raggiunge complessivamente quota 62,1, l'anno scorso era a 68,8) viene, assegnato per ogni indicatore. L'esito è una mappa che delinea la vivibilità dal punto di vista ambientale della città.

Le performance più apprezzabili per Verbania sono quelle per la qualità dell’aria (al 3 posto per minor presenza di PM10), per la raccolta differenziata (11 posto), per le isole pedonali (3 posto), per le infrastrutture dedicate alla ciclabilità (8 posto), per il verde totale mq/ab (9 posto), per il solare pubblico (14 posto).
Il maggior punto dolente è invece l’alta produzione di rifiuti pro-capite, che colloca la città al 93 posto (l'anno scorso però la performance fu peggiore, con un 98mo posto), pur compensata dalla capacità di fare bene la raccolta differenziata. Dispersione della rete idrica (82) e consumi idrici (86 - 173,7 litri al giorno per abitante),) collocano la città nelle parti più basse della classifica. Si naviga nelle zone basse della classifica anche relativamente all'offerta del trasporto pubblico (89); alla presenza di ozono nell'aria (84), al tasso di motorizzazione (69), ai passeggeri del trasporto pubblico (60).
Il rapporto rileva certe criticità anche nell'uso efficiente del suolo, che la colloca in 42ma posizione, ma l'anno scorso era discesa fino alla 65ma nell'analisi di questo valore che misura il trend di consumo del suolo e il rapporto tra residenti e livello di urbanizzazione.