VERBANIA - 10-11-2021 -- Una pena severa, un pieno risarcimento e pene accessorie pesanti che rischiano di portarlo in carcere. Per l’accusa di peculato ai danni del comune di San Bernardino Verbano l’ex sindaco (poi vice) Giovanni Lietta è stato condannato oggi dal Tribunale di Verbania a due anni e dieci mesi, con l’interdizione perpetua dai pubblici uffici, l’incapacità di contrarre con la Pubblica amministrazione, confische dei beni per equivalente. Dovrà risarcire l’ente, costituito parte civile con l’avvocato Giovanni Garippa, con 27.000 euro: 22.000 di danno materiale e 5.000 di danni morali.
Nel processo che s’è tenuto oggi davanti al gup Rosa Maria Fornelli, Lietta, posto nel marzo scorso agli arresti domiciliari, ha scelto il rito abbreviato. Difeso dall’avvocato Loredana Brizio, ha testimoniato raccontando la sua versione. Contro di lui l’indagine condotta dalla Digos di Verbania e coordinata dal sostituto procuratore Sveva De Liguoro, che gli ha contestato 21.000 euro di spese fatte passare come sostenute dalla protezione civile ma in realtà secondo l’accusa ingiustificate, effettuate tra il 2016 e il 2019 quando era sindaco (lo è stato dal 2004 al 2019); nove episodi nei quali, tra giugno e settembre 2019, l’allora vicesindaco -si dimise il giorno successivo all’arresto- con le schede carburante dei quattro mezzi comunali aveva acquistato taniche di gasolio al distributore convenzionato per circa 700 euro; la messa in carico al Comune di uno pneumatico acquistato per la sua auto personale.
L’inchiesta partì dopo la denuncia di Assunta Rigoli, sua vice diventata sindaco (con l’inversione dei ruoli) a seguito delle elezioni del 2019, che aveva ricevuto scritti anonimi in municipio inerenti presunti casi di mala gestio.
Il giudice ha 90 giorni di tempo per il deposito delle motivazioni della sentenza. Poi Lietta ricorrerà in Appello anche perché il peculato è uno dei reati che rientra nella legge spazzacorrotti e che prevede l’impossibilità di sospendere la pena. Se la condanna dovesse diventare definitiva, la dovrebbe scontare per intero, dedotto il periodo già fatto ai domiciliari.