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etilometro controlli cc
VERBANIA – 13.02.2016 – Il suo avvocato

ha cercato ogni cavillo: l’auto era fredda, l’apparecchio revisionato non in un centro specializzato, il boccaglio non era stato sostituito e i carabinieri che avevano effettuato il test non erano gli stessi che l’avevano fermato. Nonostante la strenua opposizione dell’avvocato Mattia Cornacchia, Luca Basalini è stato condannato a 8 mesi, 3.000 euro di ammenda e la confisca dell’auto, una Peugeot 206. Il giovane, trentenne dell’alto Verbano, fu fermato dai carabinieri di Stresa la notte del 13 dicembre 2014. I militari erano appostati a Vedasco, all’uscita dell’A26. Gli intimarono l’alt ma lui proseguì fermandosi poco dopo. Guidava con un’andatura irregolare e, sospettando che fosse alticcio, fu chiamata la pattuglia del Radiomobile dotata di etilometro. In due “soffiate” a distanza di pochi minuti l’una dall’altra, il tasso oscillò attorno ai 2 milligrammi per litro, soglia molto elevata che fa scattare il reato penale di guida in stato di ebbrezza. Sottoposto a un primo decreto penale di condanna, Basalini ha impugnato il provvedimento e, in tribunale, ha cercato di difendersi contestando le procedure. Il giudice Raffaella Zappatini non solo non gli ha dato ragione, ma dai 6 mesi e 2.000 euro di multa chiesti dal pm Guido Dell’Agnola ha emesso una sentenza di 8 e 3.000 euro oltre alla sospensione della patente di guida per un anno.