COMIGNAGO - 13-11-2021 --Sdegno a Comignago dopo che sulla sp89 a Comignagoun automobilista ha trovato un cinghiale con le zampe anteriori spappolate da numerosi pallini da caccia. Sono stati avvisati i Carabinieri e sono intervenuti i volontari del Rifugio “Miletta “ di Agrate Conturbia che accolgono e curano animali selvatici e domestici maltrattati. L’animale era in condizione disperate come spiega Alessandra Motta del “Miletta” (nella foto): “Arrivati sul posto abbiamo pensato ad un investimento, ma quando ci siamo avvicinati al giovane cinghiale, l’orrore ci ha ammutoliti. Ricorderò per sempre quello sguardo straziato, incredulo, rassegnato. Dal nostro veterinario abbiamo poi appreso la causa di quelle ossa frantumate, di quei poveri arti attaccati ancora al resto del corpo per un lieve lembo di pelle, entrambi spezzati alla medesima altezza. Molto probabilmente è stata una fucilata che ha martoriato quella giovane vita, costringendola a trascinarsi per almeno cinque o sei giorni in quelle condizioni, come testimoniano lo stato di estrema disidratazione e la putrefazione delle ferite. Abbiamo dovuto porre fine alle sue sofferenze che duravano probabilmente da alcuni giorni”.
La Regione Piemonte ha prorogato fino a gennaio 2022 la caccia al cinghiale. Motta, con un comunicato, si è detta indignata: “Nessuno stato di necessità potrà mai giustificare lo sterminio che quotidianamente viene perpetrato contro i cinghiali, con una crudeltà inenarrabile, ingiustificabile. (M.R)