VERBANIA - 15-11-2021 -- Difesa e contrattacco. Criticata per il deciso passo indietro di Verbania (uscita dalle prime 20) nella classifica sulla qualità dell’ambiente nelle città capoluogo elaborata da Legambiente, Silvia Marchionini respinge al mittente le accuse del centrodestra. All’indomani della pubblicazione del dossier di Ecosistema Urbano, Giandomenico Albertella di Insieme per Verbania e il leghista Michael Immovilli avevano ricondotto questa scarsa performance alle decisioni politiche di sindaco e giunta, di un’Amministrazione poco attenta ai temi ambientali. “La classifica andrebbe letta con attenzione, e non solo per fare l’ennesima polemica – replica il primo cittadino –. La prima è ricordare che il 23 posto di Verbania fa del nostro comune il migliore secondo capoluogo piemontese e che gli indicatori sui quali l’Amministrazione comunale può intervenire direttamente rimangono alti, come quelli relativi alla presenza in città di isole pedonali, alla raccolta differenziata e piste ciclabili. Più difficile intervenire direttamente come comune su alcuni indicatori che vedono Verbania indietro come quello che attiene la produzione pro capite di rifiuti, mentre quello sulla dispersione idrica è un problema molto antico sul quale attraverso Acqua Novara Vco si cerca di porre rimedio (ricordiamo i recenti investimenti per gli interventi sugli scolmatori a Pallanza a Intra per 280 mila euro), e sul trasporto pubblico (i cui investimenti spettano alla Regione) si paga un servizio poco utilizzato anche per una morfologia del territorio poco urbano nei fatti, e un tasso di motorizzazione aumentato”.
Infine, dopo la difesa, una stoccata ad Albertella nella sua veste di consigliere provinciale delegato all’Edilizia scolastica. “Spero che la maggiore qualità invocata dal centro destra non sia quella dei container che voleva mettere al Cobianchi per gli studenti (stoppata dalla battaglia politica di questa Amministrazione), visto anche che quelli usati a Domodossola hanno visto i problemi di controsoffitti caduti (per fortuna in assenza degli studenti) e di un costo esorbitante d’affitto per le casse provinciali”.