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VERBANIA - 22-11-2021 - Anche quest'anno, in virtù delle misure di contenimento della pandemia, i carabinieri hanno celebrato in forma ridotta la santa patrona. Con due cerimonie alle quali hanno preso parte solo una piccola rappresentanza di militari, assieme al comandante provinciale Alberto Cicognani, nelle collegiate di San Leonardo a Pallanza e dei Santi Gervaso e Protaso a Domodossola, i carabinieri hanno quindi reso omaggio alla "Virgo Fidelis".
L'affermazione del culto alla "Vergine Fedele" sono dovuti proprio alla "benemerita e fedelissima" Arma dei Carabinieri che nell’immediato dopoguerra diede il via al culto ad opera di Carlo Alberto Ferrero di Cavallerleone, ordinario militare d'Italia.
Il Comandante Generale, apprezzando l'iniziativa - non a caso il motto dell'Arma è "Nei secoli fedele" - bandì quindi un concorso per un'opera artistica che raffigurasse la Vergine. Lo scultore ed architetto Giuliano Leonardi rappresentò Maria che, alla luce di una lampada ed in atteggiamento raccolto, legge un libro con le parole profetiche dell'Apocalisse: "Sii fedele sino alla morte" (Apoc.2,10).
Monsignor Carlo Alberto di Cavallerleone, proclamò quindi ufficialmente Maria "Virgo Fidelis” patrona dei Carabinieri, con celebrazione della festa fissata il 21 novembre, in concomitanza della presentazione della Beata Vergine Maria al Tempio e della ricorrenza della battaglia di Culqualber.
Infatti oggi l’Arma celebra anche l’80° anniversario della “Battaglia di Culqualber”, in ricordo dell’eroismo del 1° Battaglione Carabinieri Mobilitato che il 21 novembre 1941 si immolò per la difesa di Culqualber, in Africa orientale, conquistando la seconda medaglia d’oro al Valor Militare tributata alla Bandiera di Guerra dell’Arma. Nella medesima giornata si celebra anche la “Giornata dell’Orfano”, per ricordare i Carabinieri Caduti in servizio e l’opera di assistenza svolta dall’Arma nei riguardi dei loro familiari.