DOMODOSSOLA - 26-11-2021 - Una tre giorni promossa da Wide Art VCO al Caffè Rosmini di Domodossola, per sensibilizzare sul tema della violenza contro le donne. "No!" catalogo artistico espressivo della violenza sulle donne è l'iniziativa nata da una proposta di Arianna Giannini e Danilo De Regibus. Gli organizzatori spiegano che a questo evento hanno collaborato più di venticinque persone tra pittrici, pittori, fotografe e fotografi, scrittrici e scrittori oltre a psicologhe, giornaliste, scolaresche e dj. Le opere esposte sono di: Gaia Squassina, Monica Fradelizio, Silvia Stefanelli, Valentina Moretti, Sara Fradelizio, Laura Bonseri, Arianna Giannini, Danilo De Regibus, Matteo Giomi, Davide Di Donna, Pietro Baccenetti, Max Bionda, Paolo Stefanelli, Lino Di Vinci, Enrico Musenich,Francesco Altomonte, Lorenzo Antonietti, Stefano Paiuzza, Luca Tognarelli, classe seconda addetto vendite Enaip Domodossola.
Testi di Arianna Giannini, Monica Fradelizio, Stefano Paiuzza, Matteo Giomi, con il patrocinio di Amnesty International e Enaip Domodossola.
Ieri pomeriggio si è tenuta l'introduzione alla mostra e i ragazzi della classe II Operatore Vendite di Enaip hanno spiegato ai presenti il loro contributo al progetto. Insieme al docente De Regibus hanno portato avanti un percorso didattico promosso da Amnesty International sul concetto di consenso, realizzando cinque cartoline e una serie di video ad essi connesse ispirati alla mostra “Com’eri vestita?”.
Di seguito il testo scritto dagli studenti a spiegazione del loro lavoro: “Non è normale che sia normale!
Lo sapevate che, in Italia, il mancato urlo della vittima, durante una violenza, rappresenta un’attenuante per lo stupratore? Noi ci abbiamo pensato, parecchio: ci siamo messi nei panni di queste donne.
Abbiamo letto alcune storie brevi ma con significati profondi, sperimentato attraverso disegni, video arte, frasi d’effetto e rappresentazioni teatrali lavorando sul concetto di consenso nelle relazioni sociali; è stato così anche un modo per imparare nuove metodologie, affinare la nostra sensibilità e rafforzare i rapporti. Durante questo progetto, in collaborazione con Amnesty International, abbiamo capito molte cose, le stesse che cercheremo di far arrivare a voi.
Non esistono scuse: se ti usa violenza, non ti ama.
L’indifferenza del terzo, ossia colui che è a conoscenza di eventuali episodi di violenza psicologica, è anche essa una colpa, così come la solita frase, priva di senso, che ancora oggi molte persone continuano a ripetersi per sentirsi puliti dal loro menefreghismo:
“tanto finchè non capita a me”.
Vogliamo mandare un messaggio a queste donne, colpite da una sofferenza inaudita, da una vergogna straziante e piene di rimorsi:
Dimentica abbastanza da andare oltre.
Ricorda abbastanza affinchè non succeda un'altra volta”.
Allam Mohamed e Matteo Filippini per la classe Seconda Addetto Vendita di Enaip Domodossola.
Elisa Pozzoli