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DOMODOSSOLA - 27-11-2021 - Occorre ripartire dall'educazione dei ragazzi, nelle scuole, per contrastare il fenomeno della violenza sulle donne: questo il concetto ribadito dalla criminologa e psicologa Cristina Brasi, ospite ieri sera di Wide Art VCO al Caffè Rosmini di Domodossola. L'incontro è avvenuto nell'ambito dell'iniziativa " No! catalogo artistico espressivo della violenza sulle donne", da un'idea nata dalla giornalista ossolana Arianna Giannini: "Avevo l'esigenza di voler fare qualcosa di più concreto, come giornalista ho sempre seguito questa tematica e ho coinvolto così Wide Art VCO con il suo collettivo di artisti, ogni artista ha dato delle opere a cui io, Stefano Paiuzza, Monica Fradelizio e Matteo Giomi abbiamo scritto dei racconti brevi improntati sulla tematica della violenza sulle donne" spiega Arianna. Il passo successivo è stato quello di collegarsi al progetto dell'Enaip, realizzato dalla classe seconda addetto vendite, come spiega Danilo De Regibus, docente presso l'istituto domese: "I ragazzi hanno iniziato a lavorare ad aprile maggio dell'anno scorso con Amnesty su un progetto legato al consenso e allo stereotipo di genere dove se una donna viene violentata è perché era vestita in un determinato modo. Hanno realizzato cinque cartoline che rappresentano a livello grafico la violenza e sul retro c'è un qr code che porta al video che i ragazzi hanno raccontato. Abbiamo lavorato anche con i ragazzi dell'alberghiero Rosmini che verranno lunedì a visitare la mostra e con i quali abbiamo fatto dei lavori nell'aula magna. Tre anni fa abbiamo realizzato col corso di vendita e corso meccanici Enaip la panchina rossa che si trova nel nostro istituto. La prospettiva futura è quella di coinvolgere anche i ragazzi dell'Enaip Omegna in un altro progetto. "
L'approfondimento e presentazione della mostra di ieri ha visto gli interventi di Arianna Giannini, Cristina Brasi, Marianna Rampini, preside di Enaip di Domodossola e della giornalista Francesca Zani.