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VERBANIA - 30-11-2021 - La maggioranza chiede un consiglio comunale aperto sui temi della Sanità nel VCO e del futuro dell'ospedale Castelli; l'opposizione dice no e accusa la maggioranza di voler strumentalizzare l'argomento in vista della elezioni provinciali. Il centrosinistra però non ci sta e contrattacca accusando gli avversari di temere il confronto, anche perchè la Regione, a guida centrodestra, non ha risposte o ha risposte "scomode". Ecco l'ultima diatriba politica verbanese sul tema sanità. A offrire lo spunto la richiesta partita nei giorni passati da nove consiglieri comunali, a nome dei gruppi di maggioranza del centro sinistra in Consiglio Comunale.
"La richiesta - si legge nella nota - è stata inoltrata per poter fare il punto sulla carenza di risposte della ASL VCO e della regione Piemonte sul ripristino dei servizi e delle attività all’Ospedale Castelli nella identica misura in essere, precedentemente alle misure Covid 19, sulla carenza di personale medico specialistico e di medicina generale per l’attività di libera scelta. Inoltre, si vorrebbe conoscere le determinazioni della Regione e dell’ASL sull’assetto dei nuovi servizi territoriali, secondo le indicazioni del PNRR".
Per fare il punto della situazione, ieri sera, mezz'ora prima del Consiglio Comunale, il presidente Giovanni Battista Finocchiaro De Lorenzi convoca una capigruppo, ma raccoglie il no di tutti i gruppi di minoranza che già al mattino avevano inviato una nota.
Un dissenso relativo al metodo e al merito, chiariscono i gruppi consiliari d'opposizione: "La richiesta è del tutto superflua - scrivono - visto che vi sono una mozione e due ordini del giorno che riguardano proprio questo tema. Documenti che giacciono in attesa di discussione da mesi, alcuni da quasi un anno e mai discussi: basterebbe un impegno della maggioranza ad assicurare la presenza per dibattere e votarli che il tema della ripresa dei servizi e delle attività sanitarie ordinarie al Castelli, che comunque è già stato oggetto di un ordine del giorno approvato dal consiglio comunale nei mesi scorsi, sarebbe già affrontato.
Senza bisogno di passerelle strumentali per fini politici; a pensare male si fa peccato ma spesso ci si azzecca, visto che sono imminenti le elezioni provinciali e da qui l’urgenza del Presidente del Consiglio di convocare immediatamente la conferenza dei capigruppo per poter permettere lo svolgimento del consiglio prima del 18 dicembre".
Chiamato in ballo dalla nota dei gruppi di opposizione, il presidente del Consiglio comunale Giovanni Battista Finocchiaro De Lorenzi replica rivendicando il suo essere al di sopra delle parti: "La Conferenza dei Capigruppo di ieri (29 novembre), presenti i tre capigruppo di maggioranza e uno di minoranza, ha deciso di indire il Consiglio in adunanza straordinaria e 'aperta' per sabato 11 dicembre, tale decisione è soggetta, ovviamente, a modifica qualora la situazione emergenziale sanitaria lo dovesse imporre.
In conclusione, ci si rammarica per le espressioni usate nel comunicato stampa della minoranza nei confronti della Presidenza accusandola di 'esser singolare' e di esser complice nel voler influire sulle prossime elezioni provinciali. Ritengo di aver esercitato il mio ruolo in maniera sempre 'super partes' guidato unicamente dal Regolamento che ho l’obbligo di applicare e far rispettare".