1

montefusco luigi

VERBANIA - 30-11-2021 -- Cessa oggi la carriera in magistratura di Luigi Maria Montefusco. La fine di novembre segna il pensionamento del 69enne magistrato di origine romana che, ininterrottamente dal 1993, ha prestato servizio a Verbania. Arrivato dalla pretura di Arona, ha ricoperto più incarichi diventando presidente della sezione penale e, dal 2016, presidente del Tribunale dopo il trasferimento di Massimo Terzi a Torino.

Dalla decisione di andare in quiescenza a oggi, il magistrato ha smaltito le ferie arretrate e, nel lasciare, anche per le norme anti-Covid, ha preferito rinunciare a un saluto di persona affidando a una lettera inviata ai colleghi, al personale amministrativo, agli avvocati, alla polizia giudiziaria e alle autorità militari e civili, il suo congedo.

Lascio una professione che ho intrapreso con sacrifici e svolto con passione – scrive –. Avrei voluto salutarvi diversamente ma le circostanze emergenziali me lo hanno impedito. Vorrei quindi cogliere l’occasione per ringraziare tutte le persone con cui ho trascorso questi splendidi anni, molte dell quali non più in servizio ma sempre presenti nel mio ricordo”.

Un pensiero particolare lo rivolge a Lidia Pomponio “una collega che purtroppo ci ha lasciati prematuramente, con grande dignità e sofferenza”, e un ricordo “con affetto e riconoscenza” lo tributa a chi non c’è più e ha condiviso con lui “questo lungo percorso lavorativo e di vita”.

Il Tribunale di Verbania è stato per me un obiettivo prestigioso e non un trampolino di lancio per nuovi e più ambiti traguardi – prosegue –. E sono fiero ed orgoglioso di aver dato il mio piccolo contributo per conservarne l’immagine, che già si era ampiamente guadagnata con i miei predecessori, di un Ufficio eddiciente e con un ambiente lavorativo sereno fondato sulla piena e disinteressata collaborazione fra i colleghi, gli avvocati e tutto il personale amministrativo, oltre che su corretti e sempre proficui rapporti collaborativi con la Procura della Repubblica e tutti gli Organi istituzionali e le Forze dell’ordine del circondario”.

Nel ringraziare per la “preziosa collaborazione senza la quale non sarei certamente riuscito a svolgere in modo decoroso il mio incarico”, ricorda anche le difficoltà degli ultimi anni legate anche alle carenze di organico e a numerosi problemi organizzativi, che ho cercato di risolvere offrendo la mia costante dedizione alla gestione dell’Ufficio”.

Sono consapevole che non sempre ci sono riuscito, e di questo mi scuso sinceramente. Posso però affermare con convinzione che tutta la mia attività, anche se ha portato a risultati non condivisi, o, a volte, poco adeguati, è stata sempre svolta per esclusivo spirito di servizio e nell’interesse della collettività”.